La denuncia arriva dall’Asaps (Associazione amici Polizia Stradale): meno distaccamenti di Polstrada. In particolare, fra gli altri, chiudono i Distaccamenti di Rocca San Casciano, Lugo, Sanremo, Finale Ligure, Ceva, ma anche Fonni, Borgomanero, Domodossola. Come già aveva stabilito il decreto ministeriale del 22 febbraio scorso. L’Asaps parla di sconfitta totale per la sicurezza stradale. Perché?
Semplice: meno agenti, meno controlli, meno possibilità di ridurre i sinistri sul posto. In modo concreto. Resta invece l’invasione ossessiva di telecamere ovunque, di dubbia efficacia.
A nulla è servita la campagna di sensibilizzazione del comitato forlivese a difesa del Distaccamento di Rocca San Casciano. Stando agli Amici Polstrada, burocrazia batte politica, società civile e sicurezza stradale.
Durissimo l’Asaps nella chiosa: “Saranno i cittadini i giovani, le famiglie a pagare le conseguenze di queste improduttive decisioni”. Infatti, gli agenti servono sulle strade e la copertura degli itinerari sulle statali fatta dalle sezioni provinciali e reparti vicini sì ci sarà per i prossimi mesi, poi piano piano le strade non vedranno più le divise blu. Proprio come in occasione delle precedenti chiusure.
A parte quanto dice la Polstrada, va detto che la tendenza non è per nulla rassicurante. Un immenso Grande Fratello con autovelox che vanno da sé, telecamere ai varchi elettronici, semafori senza agenti delle Forze dell’ordine. Occhio perché ci si spinge in una direzione precisa: il ricco corre, riceve la multa a casa e non ha conseguenze per la patente in quanto paga la multa supplementare di 300 euro senza subire tagli alla licenza di guida.
Sino a quando l’Istat dovrà comunicare gli ennesimi numeri brutti sui sinistri mortali e con feriti in Italia. I distaccamenti di Polstrada erano e sono un punto di riferimento prezioso per gli italiani, specie per chi si muove in auto, in moto, coi mezzi pesanti.