Il ricorso alla cassa integrazione sembra tormentare i lavoratori italiani di Stellantis. Se in questi giorni abbiamo più volte evidenziato le problematiche che stanno caratterizzando in tal senso un po’ tutto gli stabilimenti italiani, la questione stavolta non è semplice a Mirafiori.
Stellantis ha infatti già annunciato il ricorso alla cassa integrazione per il mese di aprile, nello specifico su cinque giorni di stop da distribuire da inizio a fine mese. Come era ovvio, la notizia del ricorso alla cassa integrazione non ha ovviamente convinto i sindacati. Il ricorso alla cassa integrazione sicuramente va a cozzare con il frequente ricorso allo straordinario utile a portare a termine diverse attività presso lo stabilimento di Mirafiori, è questo quanto fanno notare le sigle sindacali: di conseguenza il ricorso agli straordinari non va a mettere da parte la cassa integrazione che rimane in atto anche ad aprile.
Un provvedimento dubbio
Di certo il provvedimento, quindi la volontà di ricorrere alla cassa integrazione nonostante siano messi in pratica frequenti straordinari, provoca qualche dubbio nei sindacati. Edi Lazzi, segretario generale di FIOM CGIL, ha sottolineato la questione ammettendo: “come si concilia questo con la cassa integrazione? Cosa succede ai consulenti o agli studi esterni con cui deve essere interrotto il rapporto di collaborazione durante la CIGO”. D’altronde non è un caso che FIOM ha chiesto di ritirare anche la procedura di cassa integrazione visto che chiaramente al momento le Strutture Centrali di Mirafiori si trovano a pieno regime.
Secondo quanto ammesso dallo stesso Edi Lazzi, entro la fine del 2021 saranno previsti almeno sei avvii produttivi di restyling in relazione a modelli già esistenti o per la transizione verso la motorizzazione ibrida per questi ultimi. C’è poi in programma una serie di incontri con la divisione di Stellantis ex PSA per l’avvio di progetti comuni del prossimo futuro. Secondo Giovanni Mannori, responsabile Enti Centrali per la FIOM, “la cassa integrazione Covid non dovrebbe essere usata, come sembra questa volta, per risparmiare sui costi del personale nell’ansia di assecondare i dettami del nuovo management”.
Nel complesso, grazie al ricorso della cassa integrazione, il polo torinese di Stellantis coinvolgerà circa 10mila suoi lavoratori visto che si fermeranno gran parte delle divisioni del polo industriale. Il provvedimento, oltre a Mirafiori, coinvolge infatti diversi siti piemontesi. Sono coinvolgi infatti lo stabilimento di Grugliasco, le divisioni Enti Centrali e Partecipazioni, Powertrain, FCA Services, Stellantis NV, Dinance, Risk Management e il Centro Ricerche, oltre al comparto Presse di Mirafiori.
Sarà quindi un mese piuttosto duro quello di aprile che coinvolgerà Stellantis e i suoi siti produttivi italiani. La volontà di ridurre i costi paventata da Carlos Tavares sembra aver cominciato ad avviare i primi passi. Ci sarà comunque in incontro che Stellantis terrà con i sindacati il prossimo 15 aprile: data utile per comprendere quello che sarà il futuro degli stabilimenti italiani in accordo con ulteriori quesiti ragionati dalle sigle sindacali. Bisognerà attendere quindi ancora qualche settimana per comprendere quelli che saranno i prossimi passi.