Un video ci fa sedere idealmente a bordo di una Ferrari F50, per deliziarci con un bel drift sulle sinuose strade delle montagne più belle. Filmati del genere, con l’esclusiva supercar del “cavallino rampante“, sono merce rara anche sul web. Ecco perché, quando ne giunge uno, diventa subito virale, anche se le riprese durano pochi secondi, come in questo caso. Il consiglio, ovviamente, è quello di accendere le casse e di concentrarsi sul monitor del computer o sullo schermo dello smartphone, evitando ogni possibile forma di distrazione. Lo impone la solennità del momento.
Protagonista assoluta delle riprese è una delle auto più sensazionali dell’era moderna, che solo negli ultimi tempi sta avendo il giusto riconoscimento. Troppo pesante e ingeneroso, per molti anni, è stato per lei il confronto con un’autentica icona del mito emiliano: la F40. Oggi si ha una piena e diffusa consapevolezza del suo pregio estremo.
Eccellenza assoluta Made in Italy
La Ferrari F50 è infatti una delle auto più simili a una monoposto di Formula 1 che siano mai state create. Il suo bagaglio tecnico è eccellente, come straordinarie sono le sue doti dinamiche. Diversi proprietari dell’intera sequenza di serie limitate di Maranello ne tessono le lodi, esaltandone la guidabilità, il bilanciamento e il quadro emotivo che elargisce. Un modello unico, un autentico capolavoro.
Questa magnifica creatura discende dalla monoposto del 1991. La sua raffinata dotazione comprende la monoscocca in fibra di carbonio, con gruppo motopropulsore imbullonato e collocato posteriormente che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante. Cuore pulsante è il motore 12 cilindri a V di 65° derivato dal propulsore della 640 F1 usata da Nigel Mansell nei Gran Premi della stagione 1989. Imparentato con quello della 333 SP, ha una cilindrata portata a 4,7 litri.
Il telaio, particolarmente robusto, nonostante i soli 102 chilogrammi della cellula fondamentale, concorre alla sua precisione di guida, davvero esemplare. Ad accompagnare le danze della Ferrari F50 ci pensano delle sonorità meccaniche straordinarie, capaci di appropriarsi in un batter di ciglia dell’intero apparato emotivo di chi le ascolta. Qui torna in mente la frase di uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi, Herbert von Karajan. Lui, parlando delle sue amate “rosse”, ebbe a dire: “Il suono di un motore a 12 cilindri Ferrari è una sinfonia che nessun maestro è in grado di dirigere“. Mai frase fu più appropriata.
Ferrari F50: un capolavoro
La magia delle note si sposa con un handling di riferimento e con un design che fa della Ferrari F50 una scultura da sogno, firmata da Pininfarina, ad opera di Pietro Camardella. Il look è mozzafiato nella configurazione coupé, ma smontando il tetto, per guadagnare la natura spider, ne deriva un’immagine ancora più esaltante, che entra direttamente nel cuore. Non solo estetica, però. Lo stile della supercar di Maranello sfrutta al meglio anche l’effetto suolo. Nel suo sviluppo, oltre 2.000 ore di tempo sono state dedicate agli studi in galleria del vento.
La Ferrari F50, con i suoi 520 cavalli di potenza, era in grado di regalare prestazioni di riferimento per quel periodo storico. Anche se l’accelerazione non era migliore di quella della F40, con un passaggio da 0 a 100 km/h in 3.87 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi, le performance in pista erano più graffianti di quelle della più celebre sorella, per la superiore facilità di guida. Ottimo l’impianto frenante appositamente progettato dalla Brembo.
Solo 349 gli esemplari costruiti tra il 1995 ed il 1997, su volontà di Piero Ferrari, che volle fortemente quest’auto per celebrare degnamente il 50° anniversario della casa di Maranello, nata nel 1947, quando prese forma la 125 S. Al mezzo secolo di vita fa riferimento il dato numerico presente nella sigla dell’auto dopo la F di Ferrari. Il primo esemplare della F50 venne consegnato al pugile americano Mike Tyson. Ora, però, la parola passa al video. Buona visione e mi raccomando: casse accese!