Se commetti violazioni di qualsiasi genere con la tua vettura, non puoi essere licenziato. E qualora tu prenda banali multe per divieto di sosta con l’auto aziendale, resti intoccabile. Ma ecco il caso speciale: gravissime infrazioni con l’auto aziendale, licenziamento giusto? Sì: la Cassazione dà ragione alla ditta che aveva dato la vettura in uso al dipendente. La sentenza è la 9304/2021. Sezione lavoro, risalente al 7 ottobre 2020 e appena resa nota.
Ovviamente, ogni situazione fa storia a sé. Vediamo allora cos’ha combinato l’uomo alla guida della macchina. Presa dall’azienda a noleggio a lungo termine: paga un canone mensile per la flotta, che gira a collaboratori e dipendenti. Un fringe benefit di notevole peso.
Il tizio aveva addirittura imboccato un viadotto contromano: col rischio di frontale e di sinistro mortale. Fermato dalle Forze dell’ordine, s’era messo a discutere animatamente.
Per questo, l’azienda lo ha licenziato. Cosa c’entra tutto questo col lavoro e col suo operato professionale? Di qui, il ricorso. Ma l’uomo ha perso in ordine e grado.
Gravissime infrazioni con l’auto aziendale: no alle fake news
Prevenzione anti bufale: se in giro in Internet leggerete che, commettendo un’infrazione con l’auto aziendale si viene licenziati, è una fake news. Per spaventare e attrarre lettori. Parliamo invece di altro: gravissime infrazioni, polemiche a non finire con le Forze dell’ordine. Comportamento pericolosissimo e inaccettabile.
La Cassazione correttamente respinge il ricorso. In più, l’uomo paga almeno 5.000 euro di compensi professionali, più centinaia e centinaia di euro di spese varie. Sentenza sacrosanta.
Ricordiamo che il licenziamento è l’atto con cui il datore di lavoro fa cessare unilateralmente il rapporto di lavoro, a prescindere dalla volontà del dipendente. Ci sono diversi tipo di licenziamento: per giusta causa, per giustificato motivo (oggettivo o soggettivo), collettivo.
Il licenziamento per giusta causa è disciplinato dall’articolo 2119 del Codice Civile: ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto.