Niente soldi statali a chi compra auto a benzina o a gasolio. Si è esaurito ieri sera lo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio per incentivi all’acquisto di autovetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 gr/km. Ora ci sono solo bonus per auto elettriche e ibride plug-in. Il fondo, dice Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, era destinato a sostenere il mercato delle autovetture nel primo semestre 2021.
Quei quattrini per benzina e diesel si erano rivelati subito assolutamente decisivi per evitare il crollo delle immatricolazioni. Ma insufficienti per l’intero primo semestre. Con l’utilizzazione degli incentivi prenotati, le vendite di auto potranno rimanere in aprile e per una parte di maggio sui livelli dei primi mesi del 2021. Che sono comunque significativamente più bassi di quelli dell’ultimo anno esente dalla pandemia, cioè del 2019, dice Quagliano.
Cosa prevede il Centro Studi Promotor? Una drastica caduta delle vendite con effetti fortemente negativi sul quadro economico generale del 2021. Serve che il Governo Draghi, sostiene Quagliano, affronti subito anche l’emergenza auto rifinanziando lo stanziamento per gli incentivi all’acquisto di vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 gr/km. Più un adeguato stanziamento per il secondo semestre 2021.
In mancanza di interventi immediati, il mercato dell’auto e il suo indotto sono destinati a collassare. Addio all’obiettivo di ottenere nel 2021 la prevista crescita del Pil del 4% dopo il crollo dell’8,9% del 2020. Il futuro della nostra economia passa per l’auto. La stessa auto che ha protetto tutti contro il Covid, permettendo spostamenti in sicurezza anti infezione.