Prendi il Real Madrid, ossia la squadra di calcio più titolata al mondo, aggiungi il uno dei suoi presidenti più vincenti (Florentino Perez), sommi sua la voglia di tuffarsi in una nuova avventura autostradale, ed ecco il risultato: dall’Acs di Florentino Perez offerta di 9-10 miliardi per Autostrade per l’Italia. Tutto ha avuto inizio ad agosto 2018 col crollo del Ponte di Genova, su un tratto gestito da Aspi (Atlantia, Benetton). Dopo le mille parole a vuoto di molti politici della maggioranza che parlavano di estromissione immediata di Aspi, adesso Atlantia vuole incassare dalla vendita della società, primo gestore autostradale in Italia.
Ma perché Acs di Florentino Perez? Perché, oltre a essere patron del Real, è numero uno di ACS, Actividades de Construcción y Servicios, una società spagnola specializzata nell’ingegneria per le costruzioni civili e, tutti i tipi di servizi e telecomunicazioni. Florentino ha scritto ai vertici di Atlantia per manifestare l’interesse ad acquistare una quota rilevante nel concessionario italiano. In virtù della proficua partnership siglata tre anni fa in occasione del dossier Abertis. Ci sono ottimi rapporti costruiti con la holding infrastrutturale italiana.
Offerta di 9-10 miliardi per Autostrade per l’Italia: partita aperta
Così, Perez si propone di acquistare attraverso il costruttore spagnolo un pacchetto consistente della concessionaria. Secondo passo: con una fusione tra Aspi e Abertis per creare un campione delle autostrade in Europa. Acs possiede il 50% meno un’azione di Abertis, in parte direttamente in parte tramite la controllata Hochtief.
Quanti soldi? Acs valuta il gruppo italiano tra i 9 e i 10 miliardi di euro. Vedremo se questa proposta sarà superiore a quella Cassa Depositi e Prestiti in cordata con i fondi Blackstone e Macquarie. E vedremo se Aspi la riterrà congrua.
“Con Abertis un campione delle autostrade”, questa la metafora a sfondo calcistico usata da Florentino Perez per definire il potenziale affare.