L’Alfa Romeo Racing è sicuramente uno dei team che è cresciuto di più in questo avvio di stagione. I progressi compiuti dalla C41 sono notevoli e rispetto alla vecchia C39 i passi in avanti sembrano essere molteplici. Gli interessanti riscontri espressi durante i test pre stagionali, ma anche durante il primo appuntamento stagionale del Bahrain, sono indice di un miglioramento diffuso che non può essere attribuito esclusivamente alla nuova power unit Ferrari che ha ovviamente espresso valori più interessanti rispetto a quelli della passata stagione.
La volontà è quella di abbandonare l’ottava piazza nel Mondiale Costruttori, praticamente una costante per il team italo elvetico. Tuttavia, se la possibilità appare comunque assai remota, bisognerà fare meglio rispetto alla stagione 2020 quando la compagine gestita da Frederic Vasseur aveva totalizzato esclusivamente otto punti: quattro raccolti da Antonio Giovinazzi e altrettanti quattro da Kimi Raikkonen.
Miglioramenti e centro gruppo
Nell’accesa battaglia di centro gruppo, l’Alfa Romeo Racing potrebbe benissimo dire la sua. La volontà numero uno è quella di ragionare stabilmente lungo questa direttrice, puntando a battagliare nel comparto dei migliori della parte centrale della classifica: l’obiettivo espresso dal direttore tecnico del team, Jan Monchaux, è quello di poter “piazzare entrambe le monoposto in Q2 con regolarità e qualificarci attorno alla sesta fila: partendo da lì è più probabile che si portino a casa dei punti. Se invece parti 18esimo deve accadere qualcosa davanti a te perché questo succeda”, ha ammesso ad Auto Motor und Sport. Monchaux ha ammesso anche che “la monoposto è ora più stabile e quindi più semplice da guidare. Abbiamo investito molto tempo nella migliore gestione delle gomme visto che l’anno scorso faticavamo molto su alcuni tracciati, ora va molto meglio e siamo soddisfatti: la pista ci dà gli stessi riscontri del simulatore”.
C’è poi la volontà di puntare molto sul 2022. Il prossimo anno la Formula 1 sarà investita da un grosso cambiamento regolamentare. Questo potrebbe dare la possibilità, soprattutto ai team minori, di fare qualche balzo in più rispetto al passato. La riduzione del budget cap che scenderà a 140 milioni potrebbe quindi aumentare le speranze in tal senso.
Già dall’appuntamento di Imola, l’Alfa Romeo introdurrà alcuni aggiornamenti sulle C41 di Raikkonen e Giovinazzi, ma la concentrazione massima sarà rivolta al 2022 sul quale si concentrano gli sforzi degli ingegneri. A confermarlo è ancora Monchaux: “non è un segreto che il focus sia sul 2022. Tutto ciò che potrebbe dissuaderci sarebbe controproducente nel lungo termine. Intanto gli aggiornamenti che stiamo portando a Imola sono stati completati due o tre settimane fa. Abbiamo un paio di aggiornamenti in arrivo. Gli ingegneri vengono ora spinti sul progetto 2022”, secondo il direttore tecnico bisogna guardare al 2017 come ad un precedente che ha condizionato gli anni successivi della Sauber: “tutto quello che devi fare è guardare la storia della Sauber. Il 2017 ha introdotto l’ultima grande modifica ai regolamenti. Per ragioni differenti allora il team non era in grado di svolgere correttamente il proprio lavoro col risultato che la monoposto era a quattro e mezzo, cinque secondi dietro a tutti. Ne soffriamo ancora. Se inizi con un tale handicap in base a questi nuovi regolamenti, è finita. Non puoi recuperare facilmente”.