Siamo abituati a parlare di Hamilton su Mercedes che trionfa in F1. Adesso, Vandoorne su Mercedes vince l’ePrix di Roma dell’11 aprile. Dopo il primo del 10 aprile vinto dalla DS. Era il quarto round del Mondiale di Formula E.
Attack Mode e Fanboost all’ePrix di Roma dell’11 aprile
Eppure, Stoffel Vandoorne parte malissimo, in quindicesima posizione, ma poi il belga sfrutta Attack Mode e Fanboost. L’Attack Mode si attiva se il pilota preme l’apposito pulsante sul volante e transita in una zona di attivazione definita, fuori dalla traiettoria di gara. Ha 25 kW in più di potenza. Per alcuni giri, quando vogliono correre più forte, in modo da guadagnare terreno sugli avversari.
E il Fanboost? La Formula E è l’unico evento al mondo in cui i tifosi svolgono un ruolo attivo nell’influenzare l’esito della gara: votano per il loro pilota preferito, gli danno una potenza extra durante la gara.
Secondo Alexander Sims della Mahindra Racing e terzo Pascal Wehrlein della Porsche. Con Cassidy che ha bruciato la pole position, bloccando le gomme posteriori alla curva 7. Un ’incidente tra la Nissan di Buemi e l’Audi di Di Grassi ha imposto lo stop per pulire la pista dai detriti. A cinque minuti dalla fine, anche l’altra Audi è finita contro le barriere. Così la Mini Electric Pacesetter Safety Car è scesa in campo. Vandoorne (nel frattempo divenuto primo) ha chiuso in scioltezza.
Classifica generale: Sam Bird resta al comando. Secondo Mitch Evans, a soli quattro punti di ritardo. Entrambi Jaguar. A seguire, il 24 e 25 aprile, il doppio ePrix a Valencia, che fa da eco al doppio ePrix di Roma.
Va detto che già nelle qualifiche Stoffel Vandoorne s’era messo in luce: ha potuto partecipare alla Super Pole dopo che Andre Lotterer della Porsche è stato rimosso dalla classifica delle Qualifiche, dove era secondo, per aver utilizzato troppa potenza. Il pilota belga si è messo alla ricerca di una traiettoria asciutta e, una volta terminata la pioggia, ha stabilito un momentaneo tempo migliore.