La Ferrari F40 è un’icona assoluta, la regina indiscussa delle supercar. Un’auto da sogno, che supera la dimensione del tempo. Le sue linee non hanno età. Moderne ed entusiasmanti al momento della presentazione, si propongono ancora oggi con le stesse credenziali. Il designer spagnolo Ángel Guerra ha provato ad immaginare come sarebbe stata questa vettura se fosse nata ai nostri giorni.
Durante il suo lavoro creativo, il talentuoso stilista sivigliano ha tenuto conto di una serie di elementi che segnano alcune differenze fisiche delle auto sportive moderne rispetto a quelle dell’epoca in cui fece il debutto la Ferrari F40, presentata in pubblico nel 1987.
Fra queste: la lunghezza nettamente superiore, il passo cresciuto mediamente di 200 mm, l’altezza un po’ maggiore, le diverse dimensioni degli sbalzi. Il risultato è un remake della vettura; un esercizio di progettazione derivato dalle linee della Ferrari F40. Ogni elemento richiama l’auto che ha ispirato il progetto, ma c’è un lavoro di revisione a 360°, fatto però col bisturi, non con l’accetta.
Una Ferrari F40 pensata con altre dimensioni
Cresce, rispetto al modello del “cavallino rampante“, il dato della lunghezza, che passa da 4,36 m a 4,65 m. La larghezza è pressoché invariata. I cerchi sono da 21 pollici, contro i 17 dell’auto che ha dato l’ispirazione. La proposta non si concede slanci estremi, perché non punta a minimizzare la discendenza.
Qui i richiami non sono soltanto in qualche dettaglio, ma è la vettura nel complesso ad ispirarsi, in ogni elemento, alla mitica Ferrari F40. Queste le parole dello stesso Ángel Guerra, grande ammiratore della regina delle rosse: “Non ho voluto creare qualcosa di estremo, con nuovi elementi stilistici senza senso. Volevo solo modificare quanto basta il design per rendere l’auto attuale“.
La visione ha interessato anche la F40 LM
Nel lavoro di Guerra, è stata sviluppata pure una moderna Ferrari F40 LM: qui la musa ispiratrice non è la “rossa” di serie, ma la più specialistica declinazione racing, pensata per volare tra i cordoli. Il cofano anteriore dell’opera, infatti, ne imita le fattezze, con un’unica presa Naca frontale, una coppia di elementi grigliati sui passaruota e un grosso incavo di sfogo, diviso in due settori. Anche il taglio dell’alettone posteriore trae motivo di ispirazione dalla F40 LM, ma al posto di un solo supporto centrale, qui ce ne sono due.
Guardando i rendering del designer statunitense si nota una chiara affinità con la versione originale della Ferrari F40, ma con tocchi specifici, come i fari a led, che rimpiazzano quelli a scomparsa della versione stradale, ormai archiviati nelle supercar del presente. A questo punto non vogliamo più tediarvi con altre parole, perché in casi del genere le percezioni visive sono più importanti del resto e si traducono in giudizi ad alto contenuto di soggettività. Che ne pensate del lavoro di Ángel Guerra?
Foto e notizie da | Angel Guerra Design