Se acquisti una macchina come privato e ci sono problematiche, ci si può rivolgere al foro dei consumatori. E per un’auto comprata con partita Iva? La Cassazione esclude che si applichi il foro del consumatore qualora il professionista acquisti il mezzo, pur adducendo un uso privato. Così l’ordinanza numero 33310 del 17 dicembre 2019.
Ma cos’è successo? Tizio compra con partita Iva e si rivolge al Tribunale. Che dichiara la propria incompetenza. Perché? Dalla proposta di acquisto emergeva che il ricorrente, avendo indicato il proprio numero di partita Iva, non poteva essere qualificato come consumatore.
Il professionista impugna quindi l’ordinanza del tribunale e fa ricorso per Cassazione.
Qui, altra sconfitta. Per essere definito professionista, non è necessario stipulare un contratto che costituisca di per sé esercizio dell’attività propria dell’impresa o della professione. Ma è sufficiente che il contratto sia stipulato al fine di soddisfare interessi anche solo connessi od accessori rispetto allo svolgimento dell’attività imprenditoriale o professionale.
Senza usare la partita Iva, la stessa persona fisica che svolga attività imprenditoriale o professionale può essere, invece, considerata alla stregua del semplice consumatore. Quando concluda un contratto per la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana estranee all’esercizio delle attività.
Il ricorrente ha inteso destinare l’auto allo svolgimento della sua attività professionale. Per la determinazione del giudice competente, ha stipulato il contratto non già nella qualità di consumatore quanto piuttosto in quella di professionista.
Resta inteso che, comprando con partita Iva, ci sono numerosi vantaggi rispetto a chi acquista come privato. In quanto alle promozioni delle Case sul nuovo, ce ne sono di tre tipi: solo per i privati, solo per il business, sia per gli sia per gli altri.