L’amore di Sammy Hagar per le supercar viene testimoniato dall’acquisto di una Ferrari LaFerrari, con cui il cantante e chitarrista dei Van Halen ha impreziosito il suo garage. Il colore scelto per il suo esemplare è speciale: un bianco che l’artista ha battezzato “Cappuccino“. Hagar, noto anche come “The Red Rocker”, si è concesso splendide emozioni con questa creatura del “cavallino rampante“, che è entrata subito nel suo cuore, regalandogli piaceri da pelle d’oca.
Non è difficile capirne le ragioni: ancora oggi, la Ferrari LaFerrari è l’hypercar in serie limitata più prestazionale realizzata dalla casa di Maranello, anche se la sua presentazione è avvenuta nel lontano 2013. Giunta sul mercato come erede della Enzo, adesso aspetta una sua discendente, per la quale sono già in corso i collaudi. Bisogna fare in fretta, perché oggi la Ferrari SF90 Stradale fa meglio sul piano prestazionale, pur essendo un’auto del “normale” listino.
Prodotta fino al 2016, la Ferrari LaFerrari è una vettira sportiva ad alimentazione ibrida che incorpora il sistema HY-KERS, mutuato dalle monoposto di Formula 1. Questa soluzione consente il recupero e il riutilizzo dell’energia in frenata e in curva, per avere più vigore dinamico. La potenza complessiva erogata dalla power-unit è di 963 cavalli. Questa cifra nasce dalla somma fra gli 800 cavalli sviluppati dal motore termico V12 di 65° da 6.3 litri e i 163 cavalli messi sul piatto dal propulsore elettrico.
Ferrari LaFerrari: ricerca di frontiera
A rendere più interessante il quadro ci pensa l’ampio uso di materiali compositi (fibra di carbonio e kevlar) su telaio e carrozzeria, con riflessi positivi sul peso rilevato alla bilancia, pari a 1255 chilogrammi a secco. La combinazione fra il vigore della scuderia e la leggerezza si traduce in dati di accelerazione impressionanti: 0–100 km/h in meno di 3 secondi, 0–200 km/h in meno di 7 secondi e 0–300 km/h in 15 secondi. La velocità massima supera senza problemi la soglia dei 350 km/h, grazie anche all’attento studio condotto in galleria del vento, che ha prodotto una miscela felice tra deportanza e scorrevolezza.
La potenza viene scaricata sulle ruote posteriori con l’ausilio di un cambio F1 a doppia frizione, che passa da uno all’altro dei suoi 7 rapporti alla velocità di un fulmine. A contrastare la foga dinamica dell’auto ci pensano dei freni in materiale composito carbo-ceramico firmati dalla Brembo, che rallentano poderosamente la marcia, quando occorre.
Un sogno ad occhi aperti
Nella progettazione come nello sviluppo della Ferrari LaFerrari, gli uomini del “cavallino rampante” hanno fatto tesoro dell’esperienza maturata nel mondo dei Gran Premi. Questo aiuta a capire alcune sue finezze progettuali, dove si coglie il profumo del Circus. Facile immaginare il piacere provato da Sammy Hagar dei Van Halen e dei Chickenfoot al volante di un simile capolavoro. Lui è uno dei fortunati proprietari del modello, sbocciato in 499 esemplari, più uno messo all’asta per il terremoto nel Centro Italia del 2016.
Simbolo dell’eccellenza Made in Italy, questa fuoriserie voluta da Luca Cordero di Montezemolo è ancora al vertice del piacere e della tecnologia. Non oso immaginare le doti della sua erede, che ormai si profila all’orizzonte. Ho lasciato volutamente per ultima l’estetica di questa vettura estrema, che pur con un raffinatissimo studio dei flussi si offre allo sguardo con un look coinvolgente ed estremo, ma anche minimalista. Non è un ossimoro: è il frutto dell’efficienza tradotta in nitida eleganza. Forse anche questo aspetto è piaciuto a Sammy Hagar, la cui esuberanza trova degna sponda nell’esuberanza estrema della sua Ferrari LaFerrari in tinta bianco “Cappuccino”.