La Ferrari emersa dall’emozionante Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, disputatosi ieri a Imola, è sicuramente un passo avanti rispetto a quanto messo in pratica in Bahrain durante il Gran Premio di apertura della stagione 2021 e parecchi passi in avanti se guardiamo indietro alla disastrosa SF1000 del 2020.
Le particolari condizioni meteo confezionate ad Imola ieri, con pista bagnata e quindi particolarmente insidiosa, hanno però fatto emergere una Ferrari decisamente più concreta rispetto a quanto poteva essere dimostrato in condizioni analoghe lo scorso anno (ma anche durante le stagioni precedenti). A Imola la nuova SF21 ha mostrato di poter funzionare e di poter ragionare più o meno ad armi pari con una McLaren in corposa crescita e oggi come oggi terza forza reale di questa stagione 2021.
Le ottime sensazioni di Carlos
La difficile condizione presentatasi ieri all’Enzo e Dino Ferrari di Imola ha fornito anche un chiaro ragionamento sulla concretezza del modus facendi di Carlos Sainz, alle sue primissime esperienze in Ferrari. A Imola bisogna avere polso per far bene e Carlos Sainz sapeva di partire con qualche marcia in meno rispetto alla concorrenza per ovvi motivi legati all’adattamento ad una Scuderia che lo ha accolto con pochi test pre stagionali (“grazie” alle nuove misure restrittive del Mondiale) e con la quale all’attivo possedeva effettivamente il primo weekend stagionale disputatosi al Sakhir.
Il feeling è quanto mai necessario quindi, ma Carlos sta dimostrando di poterlo fare maturare con costanza grazie ad un rapporto di fiducia che sta prendendo sempre più piede fra lui e la Scuderia di Maranello. La Qualifica sottotono che lo relegava in undicesima piazza non ha fornito indicazioni di una negatività diffusa, piuttosto messa da parte dallo stesso Sainz che ha affrontato la domenica sulle rive del Santerno con la solita grinta. Il quinto posto finale, alle spalle del compagno di squadra Charles Leclerc, è un indicatore perfetto di come la progressione del fare sia effettivamente nelle corde del madrileno.
Sainz ha commesso qualche errore durante le primissime fasi del Gran Premio in condizioni di bagnato, primissima volta da Wet Race per Carlos con la SF21. Errori dovuti si alla scarsa esperienza con la nuova monoposto di Maranello, ma anche alla ovvia voglia di spingere potendo contate su una monoposto carica aerodinamicamente al punto giusto. “Sono stato davvero veloce, ero uno dei più veloci in pista e stavo guadagnando posizioni, riprendendo il mio compagno, le McLaren, ero davvero veloce e stavo scoprendo ancora la macchina sul bagnato. Era il momento di andare all’attacco dopo un sabato di qualifica non molto interessante. Sono ancora alla ricerca del feeling con il pedale del freno, con il bilanciamento della frenata, pure con tutti questi fattori so che devo essere veloce, poi è arrivato l’errore: ho preso un grosso rischio in assenza di visibilità. Ho superato tre o quattro vetture, ma ho corso una buona gara, per la prima volta in condizioni così variabili al volante della Ferrari, la prima volta con gomme da bagnato, è stata come una sessione di test per me e ho provato ad adattarmi il più in fretta possibile. Ho deciso di essere aggressivo e dopo un po’ ho trovato anche il mio ritmo”, ha ammesso Carlos ieri.
La McLaren è nel mirino
Peccato per le uscite in via di fuga che gli hanno fatto perdere secondi preziosi, ma Sainz ha fatto vedere ottime cose man mano che l’asfalto di Imola si asciugava. “Sono felice di aver chiuso quinto pur essendo partito dall’11esimo posto. Ma soprattutto vedere di avere un buon passo sul bagnato e anche sull’asciutto”, ha proseguito Sainz. In riferimento alle ottime performance messe in luce dalla McLaren che col bravo Lando Norris ha concluso in terza piazza, Sainz ha aggiunto: “la strategia era piuttosto chiara. La cosa più difficile è stata la scelta delle gomme da usare per la ripartenza dopo la bandiera rossa. Abbiamo visto che la McLaren si è presa un rischio montando le Soft e ha avuto graining, ma con la velocità di punta che avevano sul rettilineo, hanno potuto sorvolare su quell’aspetto. Era impossibile superarli, sia per Charles che per me. Siamo ancora un po’ in difficoltà a superare le McLaren sui rettilinei. Sull’asciutto la Ferrari era buona, ma siamo ancora un po’ indietro”.
Ma la direzione intrapresa dalla Scuderia sembra quella corretta: “è stata una giornata positiva per la squadra, c’è il sentimento di un podio mancato ma devo dire che abbiamo lottato forte per arrivarci, anche se non ce l’abbiamo fatta. Siamo contenti del livello della macchina e del progresso che continuiamo a fare. Finire quarto e quinto è un bel risultato per la squadra, siamo vicini a Maranello e la squadra sta lavorando bene. Continuiamo a migliorare e sarà una lotta bellissima con la McLaren quest’anno come potete vedere. Ci divertiremo sicuro, arriveranno circuiti dove li batteremo, saremo lì per provare a finire sul podio. Continuiamo a spingere e ci vediamo a Portimao”. Le premesse, se rapportate al deprimente 2020, sembrano finalmente interessanti.