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Vittime stradali nell’Unione europea: in calo del 17% nel 2020

Grazie ai lockdown da Covid, meno spostamenti e sinistri

Vittime stradali nell’Unione europea in calo del 17% nel 2020

Nessuna sorpresa: come logico che sia, le vittime stradali nell’Unione europea sono un calo del 17% nel 2020 rispetto al 2019. Sono 18.800 i decessi, 4000 in meno rispetto al 2019. Ma pesa anche il confronto col 2010: il numero complessivo di lenzuola bianche sull’asfalto in tutta l’Unione segna un calo del 36%. In media sono 42 morti per milione di abitanti.

Dati comunque drammatici, che vedono la guida in stato alterato da alcol (talvolta droga) come pessima protagonista: un incidente grave su tre è dovuto alle bevute prima di mettersi al volante. Siamo abbondantemente al di sotto dell’obiettivo europeo del 50% di decessi in meno fissato per il decennio 2011-2020. Non consola il fatto che la media mondiale si attesti su 180 morti per milione di abitanti.

Vittime stradali nell’Unione europea: quale target

Sentiamo però il commissario ai Trasporti, Adina Valean: Anche se le nostre strade rimangono le più sicure del mondo, siamo ancora indietro rispetto all’obiettivo che ci siamo posti dieci anni fa. Nella nostra strategia per la mobilità sostenibile e intelligente, abbiamo ribadito il nostro impegno ad attuare la strategia di sicurezza stradale dell’Ue e a ridurre il numero delle vittime per tutti i modi di trasporto portandolo vicino allo zero entro il 2050″.

E l’Italia? Per il durissimo lockdown, nel 2020 sulle strade del nostro Paese i morti per incidente sono stati 40 per milione di abitanti, un numero in calo del 25% rispetto al 2019 e del 42% considerando l’ultimo decennio. Ma abbiamo bucato tutti i target possibili e immaginabili di dimezzamento delle vittime: sia dal 2001 al 2010 sia dal 2011 al 2020.

Comunque, per il calo fortissimo di sinistri e morti, l’associazione dei consumatori Assoutenti chiede alle compagnie un ribasso tariffario della Rca altrettanto forte. Che non arriva, stando all’associazione.

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