Boom di auto elettriche e ibride plug-in nei 21 principali Paesi europei: 1,21 milioni di immatricolazioni nel 2020 (466.000 nel 2019). Tutto questo grazie anche agli ecoincentivi statali. La conseguenza? Emissioni delle auto nuove in Europa: la media cala del 12%. Sono 106,7 grammi di CO2 per km: la famigerata anidride carbonica, che altera il clima. Sono i dati di Jato Dynamics.
Si parla di quota 100. Ossia dei Paesi che in media scendono sotto quel livello. I più virtuosi: Olanda, Danimarca, Svezia, Francia, Finlandia e Portogallo. Male l’Italia, a 113,3. Malissimo Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia. Vedi foto in basso.
Ma perché? In qualche nazione ci sono automobilisti con più coscienza ecologica? Difficile da dirsi. Sono numerosi i fattori in gioco: reddito, colonnine di ricarica, presenza della wallbox a casa. Così come incentivi statali e locali. Comunque, in Italia, fra elettriche e ibride plug-in, nel 2020 siamo al 4% del venduto. Una fettina di torta piccola piccola. Pare ingiusto però dire che gli italiani amino viaggiare con macchine più inquinanti: magari con ecobonus massicci e stazioni di ricarica diffuse, i numeri sarebbero diversi.
Emissioni delle auto nuove in Europa: paradosso SUV
Secondo Felipe Munoz, di Jato, è significativo che in un anno in cui milioni di potenziali clienti erano costretti in casa, la media sia scesa di 15 g/km. Questa è una svolta radicale nel modo di intendere la mobilità. Cresce l’appetito per soluzioni sostenibili.
Munoz evidenzia poi un apparente paradosso. Brilla un mezzo che per gli ecologisti rappresenta il male, il SUV: “In genere tendono a essere più pesanti delle altre vetture, il che si traduce in maggiori consumi. Ma sono in testa alla lista nelle preferenze per l’elettrificazione e ne vedremo un’ulteriore crescita nei mesi a venire“.