Un incidente ormai quasi certo è stato evitato dalla perizia di guida del conducente della Ferrari 458 Italia di colore nero protagonista della disavventura. Il driver, nel corso di un track-day bagnato sul circuito del Nurburgring, ha perso il controllo dell’auto, ma poi lo ha recuperato in modo miracoloso. Così ha scongiurato il peggio.
Dopo la perdita di aderenza, la supercar del “cavallino rampante” ha iniziato una pericolosa danza vicino al guard-rail, ma tutto è andato al meglio. Per fortuna, l’uomo al volante ha saputo riprendere il sovrasterzo con manovre eseguite alla velocità della luce. Si vede che il tizio ci sa fare, anche se forse, all’origine, ha sbagliato a fare l’ingresso in curva con una traiettoria molto interna.
Protagonista della piroetta, che per fortuna si è conclusa in modo felice, è stata, come dicevamo, una Ferrari 458 Italia. Anche se al suo posto, in listino, si sono poi insediate la 488 GTB e la F8 Tributo, questa supercar non ha perso una virgola del suo fascino. La forza contagiosa del motore aspirato e la linea straordinariamente pulita del modello, disegnata da Pininfarina, sono due note a suo favore.
Forse non rivedremo più una “rossa” V8 ad alimentazione atmosferica, quindi c’è anche un valore storico di cui tenere conto. Nel caso specifico, si tratta di un cuore da 4.5 litri, che eroga 570 cavalli di razza, la cui cui corsa è accompagnata da un crescendo rossiniano. Roba da far vibrare la pelle; sensazioni uniche, sconosciute alle hypercar a batteria, pur se potenti come centrali elettriche.
Ferrari 458 Italia: una seduttrice
La presentazione al pubblico della Ferrari 458 Italia risale al 2009, quando fu offerta alla visione dei visitatori del Salone dell’Auto di Francoforte. Per molti fu amore a prima vista. Del resto, una simile prova di bravura non poteva che guadagnare un posto centrale nel cuore di ogni appassionato che si rispetti. La produzione del modello andò avanti fino al 2015. Diversi personaggi famosi hanno in garage un esemplare di questa berlinetta da sogno, dalle linee eleganti e aggressive, oltre che molto efficaci sul piano termico ed aerodinamico. Difficile coniugare aspetti così in contrasto fra loro, ma gli uomini di Maranello sanno fare i miracoli. È la storia a dirlo.
Come abbiamo riferito in un precedente post, l’attento sfruttamento dei flussi è una costante di questa vettura, che ottiene grandi valori di downforce, senza turbare l’armonia della sua esecuzione stilistica, per un risultato assolutamente impeccabile. Straordinario il piacere di guida, frutto della perfetta coniugazione degli elementi. Per anni la Ferrari 458 Italia è stata la best in class, il riferimento per tutti. L’urlo del suo propulsore, lanciato in una corsa rapidissima verso i 9000 giri al minuto è un’altra arma a suo favore. In auto del genere le emozioni hanno un ruolo centrale: la supercar di Maranello le regala a iosa.
Bellezza ed efficienza al top
Il quadro prestazionale della Ferrari 458 Italia ha dominato la scena per lungo tempo, facendone il benchmark nel suo segmento di mercato, dove ha piegato la concorrenza. Ancora oggi, la sua accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3.4 secondi e la velocità massima superiore ai 325 km/h sono cifre di primo livello. Certo, il ventaglio delle auto più veloci si è allargato notevolmente, ma le sensazioni che trasmette la 458 Italia sono difficilmente replicabili e lo saranno sempre meno in futuro, con le più asettiche auto elettriche.
Ricordiamo che questa supercar giunse sul mercato per rimpiazzare la bellissima F430, erede a sua volta della 360 Modena, cui va il merito di aver aperto le porte alla nuova generazione di gioielli del “cavallino rampante”. Alla messa a punto della Ferrari 458 Italia ha collaborato un super campione: Michael Schumacher. Il suo apporto si coglie in pieno nell’armonia di un comportamento dinamico “amichevole”, che aiuta recuperi al limite come quello rappresentato dal video al Nurburgring, che vi consiglio assolutamente di vedere. Nella mitica Nordschleife il crash è stato evitato per la grandissima abilità del pilota, ma anche per la bontà dell’auto. Un salvataggio riuscito. Buona visione!