GTO Engineering è un’azienda britannica conosciuta per i suoi progetti molto particolari. La società prende vecchie Ferrari, smontate e irreparabili, e le trasforma in ricreazioni della leggendaria Ferrari 250 GT Berlinetta a passo corto (SWB). Parliamo di una delle più grandi Ferrari di tutti i tempi.
Questi revival sono così simili alle vetture classiche del cavallino rampante che addirittura possono partecipare alle competizioni storiche. GTO Engineering non segue per filo e per segno i progetti originali e corregge tutte le imperfezioni tecniche degli anni ‘50 e ‘60. Infatti, su alcuni suoi progetti è possibile trovare caratteristiche come aria condizionata, impianto stereo e porte USB.
Ferrari 250 GT Berlinetta: GTO Engineering mostra uno dei suoi ultimi progetti
Il motivo per cui la società può permettersi di vendere cloni di Ferrari a oltre 1 milione di dollari è perché quelle vere sono parecchio costose che persino i ricchi potrebbero pensarci due volte prima di acquistarne una. L’ultima GTO Engineering 250 SWB è equipaggiata con un motore V12 da 3, 3.5 o 4 litri costruito dalla stessa società e dotato di tre carburatori. La potenza parte da 284 CV.
Nel video presente in fondo all’articolo, Autocar sostiene che la vettura pesa solo 998 kg, quindi si ha a disposizione molta potenza indipendentemente dal propulsore installato sotto il cofano.
Tuttavia, per permettere a GTO Engineering di realizzare questa vettura è necessaria un’auto donatrice e non una qualsiasi ma un modello della stessa epoca dell’originale Ferrari 250 GT Berlinetta a passo corto.
Inoltre, la società crea la 250 SWB Revival solo se ritiene che le condizioni della vettura donatrice non siano troppo buone. GTO Engineering afferma che utilizza soltanto modelli che non hanno alcuna speranza di essere ripristinati alle loro condizioni originali.
Nella clip presente dopo la galleria fotografica, Matt Prior di Autocar sostiene che il risultato finale è una delle auto più divertenti, coinvolgenti e inebrianti che abbia mai guidato. “Le auto moderne non sono così. La adoro troppo e, se potessi, la comprerei“, ha affermato il recensore.