I danni all’auto da buca stradale sono all’ordine del giorno, ormai. Il pericolo è in agguato sia in città sia in provincia e non si tratta solo dei classici avvallamenti causati da scarsa manutenzione del manto stradale ma anche di crepe più o meno evidenti, delle piccole o grandi voragini sempre più protagoniste della cronaca.
Si può chiedere risarcimento per danni all’auto? In quali casi e come si richiede? Qual è l’ente di competenza?
Una buca, nella migliore delle ipotesi, ti riga i cerchi in lega, danneggia i semiassi, o gli pneumatici, ma può essere responsabile di danni molto più seri: questo vale per un’auto, una moto o una persona fisica.
Risarcimento per danni da buca stradale: ente di competenza a cui rivolgersi
Una buca nel manto stradale come pure la presenza di olio, ghiaia, ghiaccio ed altro materiale pericoloso sull’asfalto, guardrail non in sicurezza, griglie di tombini rotte, ecc. rientrano in un’unica categoria: il danno da insidia.
E’ compito degli enti pubblici assicurare una buona manutenzione delle strade. In caso di omessa o insufficiente manutenzione della rete stradale, spetta agli enti pubblici la responsabilità dei danni da insidia in quanto sono proprietari (o gestori) del bene demaniale. Tutto questo, in teoria.
A chi chiedere il risarcimento danni? L’ente di competenza è il Comune (o la Provincia o un’altra amministrazione pubblica); il proprietario del bene demaniale potrebbe essere anche Autostrade per l’Italia spa o l’Anas e, in questo caso, sarebbe necessaria l’assistenza di un legale per rivolgere la richiesta di risarcimento danni all’ente giusto.
Stabilito a chi inviare la richiesta, sappi che non è semplice ottenere il risarcimento: i cavilli giuridici si sprecano.
A chi spetta l’onere della prova?
L’ente di competenza non è responsabile dei casi fortuiti, cause di forza maggiore, danni provocati da eventi e calamità naturali. Esiste un’altra eccezione: il cantiere stradale, In questo caso, quando l’area risulta completamente recintata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, risponderà di eventuali danni subiti soltanto lui.
Esistono determinate casistiche per le quali difficilmente si può sperare di ottenere un risarcimento. Il caso più rappresentativo è dato dalla buca grande, evidente, localizzata in una strada perfettamente illuminata. Il perché è presto detto: se la visibilità è ottima devi fare attenzione a dove ‘metti le ruote’ altrimenti la responsabilità è tutta tua.
Il secondo punto è il più delicato della questione: chi deve provare la presenza dell’insidia responsabile del danno? Per certi giudici, l’onere della prova è a carico dell’ente pubblico tenuto a dimostrare che l’ostacolo poteva essere evitato. Per altri, spetta all’automobilista provare che la buca non era facilmente visibile. In quest’ultimo caso, il giudice valuterà anche la condotta del conducente verificando se, in quel momento, stava guidando con prudenza.
Risarcimento danni da buche su strada pubblica: riferimenti del Codice Civile
Con l’articolo 2051 del Codice Civile, la legge prevede una presunzione di responsabilità di chi ha in custodia un oggetto specificando che “ognuno è responsabile del danno causato dalle cose che ha in custodia”, a meno che non venga dimostrato che si tratta di caso fortuito o evento improvviso (un temporale, altri eventi naturali capaci di dissestare la strada). Chi ha in custodia l’oggetto, deve vigilare affinché non provochi danni a terzi. Questo oggetto, nel caso che ci interessa, può essere la strada che il Comune ha l’obbligo di custodire (e vigilare).
L’articolo 2051 dovrebbe valere anche in questo caso con un bel ‘condizionale’ perché, in base ad alcune sentenze (come la n. 156 del 10 maggio 1999 emessa dalla Corte Costituzionale), l’articolo non si applica alle Pubbliche Amministrazioni. Tutto dipende dai casi presi in esame per i quali, spesso, i giudici possono dare ragione ai danneggiati (o infortunati).
In sintesi, sono due gli articoli di riferimento del Codice Civile che entrano in gioco:
- 2043, che prevede il risarcimento del danno da parte del tutore del bene;
- 2051 secondo cui il risarcimento è dovuto soltanto se viene dimostrata la condotta attenta del cittadino danneggiato.
Danno da buca stradale: cosa fare e non fare
Nel momento in cui si verifica il danno all’auto, devi muoverti secondo certe regole:
- Non spostare il veicolo;
- Appena sceso dal mezzo, scatta foto alla tua auto danneggiata (inclusa la targa) riprendendo il danno da diverse angolazioni e campi (larghi, stretti), fotografa anche la buca che ha causato il danno;
- Raccogli eventuali testimonianze (chiedendo i dati identificativi ad eventuali testimoni dell’accaduto) anche il coniuge va bene;
- Se siete soli in auto, sappiate che le vostre dichiarazioni non potranno essere utilizzate in tribunale, è sempre opportuno telefonare a un parente o a un amico che venga a vedere la scena, ci sarà sicuramente di forte aiuto, qualora dovessimo adire le vie legali.
- Subito dopo, chiama la Polizia Municipale che provvederà ad eseguire rilievi ed a redigere il verbale comprensivo di cause (prova essenziale da allegare all’atto di richiesta di risarcimento al Comune);
- Se oltre all’auto, hai subito un danno fisico, vai al Pronto Soccorso: qui, i medici che ti visiteranno ti rilasceranno un referto fondamentale per la causa che dovrai affrontare. In presenza di lesioni (risultanti da referto del Pronto Soccorso) considera una perizia medico-legale;
- In fase di riparazione dei danni all’auto, richiedi un preventivo di riparazione dal carrozziere (o gommista) e conserva gelosamente tutte le fatture eventualmente pagate;
- Prepara un fascicolo contenente tutti questi documenti che avrai raccolto ed inviali con raccomandata A/R al Comune di competenza con la richiesta di risarcimento. Puoi spedire da privato oppure far partire la diffida rivolgendoti ad uno studio legale;
- Con la stessa modalità, inoltra la richiesta di risarcimento danni anche alla tua Compagnia assicurativa;
- La Compagnia assicurativa, dopo aver accertato che il sinistro è risarcibile, incaricherà un perito per i danni materiali ed un medico per la visita;
- Se hai inviato la richiesta di risarcimento da privato, sappi che i Comuni spesso lasciano passare tempo, quindi se non vuoi aspettare e farti prendere in giro chiama subito il tuo avvocato per una causa legale.
Causa legale: i due presupposti essenziali
Per avviare l’azione giudiziaria allo scopo di richiedere il risarcimento del danno da buca stradale, devi conoscere i presupposti essenziali:
- fatto storico, l’evento effettivamente accaduto, comprovato dal verbale della Polizia Municipale e da testimonianze acquisite, dalle foto scattate, dal preventivo o fattura pagata al carrozziere (o gommista) per la riparazione dell’auto, certificati medici per eventuali lesioni subite e spese mediche affrontate;
- nesso di causalità tra il fatto avvenuto e la colpa dell’ente responsabile. Una causa del genere si vince davvero dimostrando l’imprevedibilità e l’inevitabilità dell’incidente. Se una buca è ben visibile e l’automobilista distratto non la ‘scansa’, non può sperare di ottenere il risarcimento perché poteva evitare l’insidia.
Non si scappa dalla regola di sempre: l’automobilista deve usare prudenza nella guida.
Modulistica e suggerimenti utili:
Indirizzo raccomandata per Anas Spa.
Sede Legale – Via Monzambano 10
00185 Roma
PEC: servizioclienti@postacert.stradeanas.it
Numero verde Pronto Anas 800 841 148
Scarica il modello raccomandata in Doc >
Indirizzo raccomandata Autostrade per l’italia.
Autostrade per l’Italia Ufficio di Conciliazione – Via Bergamini 50 – 00159 Roma
Altri moduli per richiedere il risarcimento danni da insidia stradale.
Ecco un video specifico per Roma Capitale