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La crisi di semiconduttori potrebbe estendersi fino al 2022

L’industria elettronica sta attraversando un momento molto difficile per via della grande domanda

Le notizie sugli stabilimenti di produzione di veicoli, che devono fermarsi diversi giorni o settimane per mancanza di semiconduttori, sono ormai diventate all’ordine del giorno nel settore automobilistico.

I produttori stanno letteralmente razionando i chip che in questo momento l’industria elettronica è in grado di fornire a causa del brusco cambiamento che la pandemia ha causato nella domanda e nell’offerta di qualsiasi cosa dotata di microprocessori.

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Semiconduttori, l’industria automobilistica sta avendo dei veri e propri colli di bottiglia

Semiconduttori: potremmo dover attendere ancora un altro anno prima che la crisi finisca

In questo momento l’industria automobilistica sta sperimentando dei veri e propri colli di bottiglia nelle sue catene logistiche che richiedono purtroppo l’adozione di misure alquanto insolite.

Alcuni produttori di auto sono stati costretti a interrompere la produzione o a eliminare i turni e rimandare i dipendenti a casa, altri scelgono di anticipare le chiusure estive programmate, di ridurre le attrezzature tecnologiche e alcuni addirittura finiscono di produrre i veicoli senza microchip e semiconduttori (come nel caso della nuova Peugeot 308).

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Con una minore offerta di veicoli nuovi, i produttori possono ridurre gli sconti e offerte in modo da poter aumentare il margine per unità se hanno più clienti che auto. D’altra parte, questo mette sotto pressione il mercato dell’usato che stava già assistendo a un aumento della domanda dovuto ai prezzi crescenti delle nuove vetture, soprattutto quelle con motori elettrificati.

Mike Jackson, CEO di Autonation Inc., ritiene che la crisi si estenderà sino al prossimo anno. Dunque, non solo ci sarà una mancanza di produzione quest’anno, ma anche il prossimo. Man mano che la popolazione si negativizzerà grazie alle vaccinazioni, l’impatto della crisi sanitaria diminuirà gradualmente, soprattutto nei gruppi più vulnerabili.

Ovviamente, l’impatto economico non sarà lo stesso per tutti. Alcune persone potranno finalmente trascorrere dei momenti di gioia mentre altre hanno subito pesanti perdite per settimane o mesi.

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Nel frattempo, i produttori di auto hanno l’opportunità di rafforzare le loro catene logistiche e lavorare fianco a fianco con l’industria elettronica, tagliando magari gli intermediari per assicurarsi le forniture in modo da evitare interruzioni.

L’industria elettronica continua ad essere sopraffatta da una domanda che non ha previsto o non è in grado di soddisfare. Diversi fattori si sono uniti contemporaneamente: maggiore domanda di elettronica di consumo, boom delle criptovalute e crescita inaspettata dell’auto.

Sempre più prodotti dispongono di circuiti integrati di varia complessità. Non dobbiamo dunque stupirci se alcune presentazioni vengono ritardate, se le offerte iniziano a diminuire e se alcuni beni non hanno molta disponibilità.

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