Mentre in Portogallo sono quasi terminate le Qualifiche del Gran Premio che si disputa a Portimao, l’Alfa Romeo Racing sembra sempre più intenzionata a formalizzare un effettivo ricorso relativo alla penalità comminata a Kimi Raikkonen durante lo scorso Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna di Imola.
Raikkonen aveva infatti terminato in nona posizione raccogliendo due punti preziosi in ottica campionato, soprattutto per quello che riguarda la Classifica del Mondiale Costruttori. Tuttavia una discutibile penalità di ben 30 secondi al termine del Gran Premio lo ha relegato in 13esima piazza finale escludendolo quindi dai punti. La motivazione, come abbiamo visto anche qui, era legata ad alcune infrazioni regolamentari alla ripartenza dal regime di Safety Car e bandiera rossa.
La regolamentazione lo prevede
In effetti il regolamento prevede che un team possa richiedere una revisione di una penalità, anche precedente, se vengono fornite nuove prove. A fornire l’indiscrezione è stato l’analista del Circus, Albert Fabrega che su Twitter ha ammesso che “Alfa Romeo ha attivato il diritto di ricorso sulla penalità di Kimi Raikkonen a Imola. Oggi ci sarà una videoconferenza con gli stewards”.
Il codice sportivo internazionale della FIA afferma peraltro che una revisione può aver luogo se: “viene scoperto un nuovo elemento significativo e rilevante che non era disponibile per le parti che chiedevano la revisione al momento della decisione in questione”. La videoconferenza con gli stewards è prevista per oggi pomeriggio alle 17.00: si comprenderà quindi se la condizione sarà valida o meno e se quindi potrà essere tolta a Kimi la penalità subita a Imola.
D’altronde l’interpretazione della norma era apparsa già fin troppo complessa sin da subito, tanto che già da questo evento di Portimao non dovrebbero essere tenute in considerazioni eventualità identiche a quelle in cui è occorso Raikkonen a Imola. D’altronde come già anticipato dalla stessa Alfa Romeo Racing, Raikkonen era stato già penalizzato dal suo testacoda che gli aveva fatto perdere due posizioni e quindi non risultava necessario un ulteriore ammonimento. La contesa rimane quindi aperta.