Il 2021 del Cavallino Rampante inizia nel segno della positività, perlomeno per ciò che concerne l’aspetto commerciale e quello finanziario. La Ferrari registra infatti un primo trimestre 2021 molto interessante che introduce vendite in ripresa in accordo con un comparto finanziario che registra ottimi progressi. In ogni caso il management del costruttore di Maranello ha deciso di posticipare di un anno i target relativi al nuovo piano industriale.
I primi tre mesi del 2021 sono bastati alla Ferrari per immatricolare ben 2.771 vetture con un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari all’1,2%, ovvero pari a 33 unità in più rispetto ad un periodo in cui il mondo cominciava ad accusare i primi segnali della Pandemia. A trainare le vendite ci hanno pensato le sportive a 8 cilindri che hanno realizzato una crescita dell’8,1% mentre i 12 cilindri registrano un calo del 19,6%. Guardando quindi ai modelli, i modelli più venduti appartengono alla famiglia F8 e 812 GTS sebbene sono in rialzo le vendite della SF90 Stradale e della Ferrari Roma, mentre ormai giungono a fine produzione la famiglia 488 Pista e Ferrari Portofino mentre proseguono in linea con lo schema produttivo le consegne delle Ferrari Monza SP1 e Sp2.
Dal punto di vista die mercati, decresce l’Area EMEA del 3,8% mentre in America il dato è rimasto invariato rispetto al trimestre 2020. Crescono a dismisura Cina Continentale, Taiwan e Hong Kong con valori di oltre il 420%.
Ricavi netti particolarmente interessanti
Dal punto di vista dei ricavi netti, la crescita si attesta al 10,8% ovvero a 1,011 miliardi: contribuisce per 855 la vendita di vetture e prodotti di ricambio, ovvero l’11% in più rispetto al primo trimestre 2020. Torna a crescere anche il comparto dei motori grazie ad un valore positivo pari al 37,8% ovvero a 45 milioni di fatturato grazie alla crescita di consegne a Maserati e ad altri team di Formula 1 (sebbene quest’ultimo dato contribuisca in maniera minore).
Le sponsorizzazioni e i proventi commerciali contribuiscono a ricavi nell’ordine dei 91 milioni, ovvero una crescita del 2,6%. Crescono le voci reddituali grazie all’incremento delle consegne, alla razionalizzazione dei costi e al mix di prodotto a disposizione. È cresciuto quindi anche il margine operativo lordo del 24% a 376 milioni di euro per un’incidenza complessiva sui ricavi che supera il 37%. Cresce del 21% (a 266 milioni) l’utile operativo, ma calano l’indebitamento industriale netto da 543 milioni a 420 milioni e la liquidità da 2,06 miliardi a 1,73 miliardi a causa di un prestito obbligazionario.
In prospettiva, guardando al 2021, il desiderio è quello di raggiungere ricavi nell’ordine dei 4,3 miliardi per un margine operativo lordo pari a 1,5 miliardi e un utile operativo in grado di sfiorare un miliardo. Sempre però guardando con un occhio alle condizioni dettate dalla Pandemia e da come si svolgeranno i prossimi mesi in relazione a questa. Sulla ricerca del nuovo CEO, John Elkann ha ammesso ancora che la Ferrari sta compiendo “buoni progressi” aggiungendo che “posso promettervi che che il nostro futuro CEO avrà tutte le qualità giuste, inclusa una profonda comprensione delle tecnologie necessarie, per tracciare un futuro di successo per la Ferrari”.