Il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha rilasciato nei giorni scorsi alla stampa francese una lunga e interessante intervista dove ha parlato del futuro di Stellantis e dei suoi marchi e ha ribadito alcuni concetti importanti. Tavares ha confermato che intende dare una chance a tutti e 14 i marchi che fanno parte del suo gruppo.
Ecco cosa ha detto nel corso di una lunga intervista con i media francesi il CEO di Stellantis Carlos Tavares
Il numero uno di Stellantis ha confermato che ai marchi che in questo momento soffrono di più come ad esempio Chrysler, Lancia e Alfa Romeo sarà data la possibilità di ampliare la propria gamma nei prossimi anni con numerosi nuovi modelli sfruttando le economie di scala. I responsabili dei marchi riceveranno nei prossimi anni i finanziamenti per poter rilanciare il proprio business nel migliore dei modi.
Ovviamente il portoghese ha anche fatto capire che qualora la situazione di questi e altri marchi di Stellantis non dovesse migliorare nonostante tutti gli sforzi che verranno fatti non si esclude la rinuncia ad alcuni di essi.
Per quanto riguarda il futuro degli stabilimenti di Stellantis e i livelli di occupazione, Tavares ha detto che molto dipenderà da come si evolveranno le cose nel settore automobilistico in futuro. Stellantis ha 54 stabilimenti e oltre 300 mila dipendenti in tutto il mondo ma se il mondo cambia e decide di prendere altre direzioni per quello che concerne il settore dei trasporti allora ovviamente anche Stellantis si dovrà adeguare.
In parole povere, il boss di Stellantis non si impegna per il futuro … e manda un messaggio. Il mantenimento del business automobilistico come lo conosciamo (con i suoi dipendenti e le fabbriche) sarà collegato al supporto delle politiche. In Italia o in Serbia, i siti di assemblaggio funzionano ben al di sotto della loro capacità. Queste fabbriche potrebbero ricevere le prime cattive notizie dalla squadra … tranne in caso di maggiore sostegno pubblico.
Per quanto riguarda le emissioni, Tavares ha detto che il suo gruppo grazie agli investimenti degli scorsi anni in PSA non ha più bisogno di acquistare crediti di CO2 da altri ed in primis da Tesla come faceva Fiat Chrysler fino allo scorso anno.
Per quanto riguarda la Cina, Tavares ha dichiarato: “Siamo a buon punto sulla diagnosi per capire cosa è andato storto negli scorsi anni e presenteremo una nuova strategia entro fine anno, che richiederà cambiamenti strutturali molto profondi. È davvero impensabile che un’azienda come la nostra abbia così tanto successo in Nord America, Sud America ed Europa e non si comporti bene in Cina”.