Aeva Technologies, una startup fondata da ex ingegneri di Apple e che si occupa di produrre sensori per veicoli a guida autonoma, ha dichiarato nelle scorse ore che il suo ultimo LiDAR è capace di rilevare altri veicoli da oltre 500 metri e pedoni da una distanza superiore ai 350 metri.
In particolare, Aeva ha realizzato un sensore LiDAR che aiuta le vetture ad effettuare una mappa tridimensionale della strada e inoltre riesce a rilevare il movimento di oggetti distanti, aiutando a distinguere tra oggetti fermi come alberi e pedoni e ciclisti. Al momento, l’azienda ha stipulato degli accordi con i fornitori automobilistici Denso Corp e ZF Friedrichshafen AG per la produzione in serie dei suoi sensori.
Aeva: ecco il nuovo sensore LiDAR per veicoli a guida autonoma
Il raggio di rilevamento dei sensori LiDAR è una metrica molto importante per le case automobilistiche in quanto degli intervalli di rilevamento più lunghi si traducono in un veicolo a guida autonoma che ha più tempo per prendere una decisione, soprattutto a velocità più elevate.
Altre società come AEye, il cui il fornitore automobilistico tedesco Continental ha acquistato una quota lo scorso anno, ha affermato di aver sviluppato dei sensori in grado di rilevare altri veicoli a 300 metri di distanza e pedoni fino a 200 metri. Inoltre, l’AEye LiDAR rileva piccoli oggetti (come mattoni) a una distanza di 160 metri tramite più punti di misurazione, un fattore fondamentale per la guida autonoma sia delle auto che dei veicoli commerciali.
I LiDAR emettono dei raggi laser e rilevano l riflessi quando rimbalzano sull’ambiente circostante in modo da generare un’immagine. Una sfida fondamentale per questo dispositivo è quella di rilevare oggetti scuri che non riflettono molta luce. Aeva ha affermato di aver sviluppato un chip proprietario che consente ai suoi sensori di identificare oggetti con una riflessività inferiore al 10% a lunghe distanze.
Mina Rezk, co-fondatrice e Chief Technology Officer di Aeva, ha detto: “Miriamo a offrire una combinazione di prestazioni e scalabilità che riteniamo non abbia eguali nel settore“.