Non c’è ancora alcuna certezza per i lavoratori dello stabilimento Fiat Mirafiori, da quattro anni in cassa integrazione e destinati a rimanere a lungo in questo stato, come afferma il sindacato Fiom-Cgil.
I 3.500 lavoratori di Fiat Mirafiori che si trovano in cassa integrazione non intravedono alcuno spiraglio, dopo l’incontro per il rinnovo della cassa integrazione che ha lasciato intatti i soliti dubbi sugli investimenti dell’azienda e sugli eventuali modelli che verranno prodotti nello stabilimento.
A parlare è il sindacato Fiom-Cgil, tramite le affermazioni di Lino La Mendola ed Edi Lazzi, per nulla ottimisti sulla questione dei lavoratori Fiat Mirafiori: “Per l’ennesima volta, Fiat è uscita dall’appuntamento odierno senza dare certezze ai lavoratori, che da ormai quattro anni sono alle prese con la cassa integrazione. Sono ben 3.500 le persone che, al momento, non conoscono il loro futuro professionale e non sanno ancora quando potranno ricominciare il loro lavoro“.
Dopo il rinnovo della cassa integrazione per un altro anno, a seguito del restyling per gli stabilimenti Fiat Mirafiori e Grugliasco, i lavoratori si aspettavano delle garanzie da parte dell’azienda, che invece non sono ancora arrivate. “Sarebbe stato certamente più corretto, da parte di Fiat, approfittare dell’appuntamento odierno per dare maggiori sicurezze ai lavoratori in crisi“, concludono i rappresentanti del sindacato Fiom-Cgil. Ora, l’attesa è per domani, giovedì 25 settembre, quando si terrà un incontro per discutere sulla proroga della cassa integrazione.
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