La Fiat Marea è stata prodotta a partire dal 1996, anno in cui avvenne la sua presentazione sul mercato. Si tratta di una berlina media dal look filante, ma privo di una forte identità espressiva, anche se non è certo una vettura anonima. Per ottimizzare i costi, nel quadro delle sinergie industriali, quest’auto aveva la piattaforma in comune con le sorelle Bravo e Brava.
La Fiat Marea fu proposta sia in versione berlina che in versione station wagon. Quest’ultima, battezzata Week-End, aveva superiori doti di praticità ed una linea più gradevole, ecco perché fu la scelta preferita dalla clientela.
Buono il Cx, ossia il coefficiente di resistenza aerodinamica, che si fermava a quota 0.29: un valore piuttosto contenuto, che testimoniava l’attento studio dei flussi compiuto dai progettisti in galleria del vento. Erede della Tempra, la Fiat Marea veniva proposta in tre allestimenti. La versione base era la SX, più scarna nella dotazione. Poi c’era la configurazione intermedia, denominata ELX. Al top di gamma si poneva l’allestimento HLX, con una dotazione più completa e raffinata delle altre.
Fiat Marea: motori per tanti gusti
Sul fronte motori, le unità propulsive scelte erano le stesse delle Bravo e Brava. Il cuore base, per il mercato italiano, era un quattro cilindri da 1.6 litri di cilindrata, a 16 valvole, capace di esprimere una potenza massima di 103 cavalli. Lo montava la Fiat Tempra 100 16V, che passava da 0 a 100 km/h in 12 secondi e si spingeva fino alla velocità massima di 187 km/h.
Poi c’era il motore 1.8 16V da 113 cavalli, cresciuti a 115 cavalli sulla versione 115 16V, che toccava i 207 km/h di punta velocistica. Stessa performance per il cinque cilindri in linea 2.0 20V, sempre a benzina, da 147 cavalli di potenza. La cifra crebbe a 154 cavalli nello step successivo della stessa unità propulsiva, installata sulla 155 20V del 1999. Era lo stesso propulsore che animava le danze di una versione della Lancia K.
Ricco l’assortimento di motorizzazioni turbodiesel, molto richieste sul mercato. L’unità da 1.9 litri era proposta in due varianti di potenza: 75 cavalli e 101 cavalli. La prima era destinata al cofano della Fiat Marea TD75, che copriva l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 15.4 secondi e toccava una punta velocistica di 167 km/h. La seconda pulsava nel cofano della Fiat Marea TD100, che passava da 0 a 100 km/h in 14.7 secondi e toccava i 180 km/h.
Potenti turbodiesel e la BiPower
Della gamma fecero parte anche la TD110 da 110 cavalli e la TD125, sempre turbodiesel da 2 litri, con 124 cavalli in scuderia, per uno 0-100 km/h in 13 secondi netti, con una velocità massima di 195 km/h. Il valore più alto di potenza, per le motorizzazioni a gasolio, si ottenne sulla Fiat Marea JTD130 del 2000, con 131 cavalli a disposizione del guidatore. Oltre a quelle prima menzionate, ci furono altre declinazioni propulsive, che arricchirono ulteriormente il quadro offerto dalla casa torinese.
Da segnalare l’arrivo nel 1997 della Marea BiPower, con motore 1.6 16V a doppia alimentazione, in grado cioè di funzionare sia a benzina che a gas naturale. Nel 1998 la media di casa Fiat ottenne alcune migliorie, che resero ancora più sicura e funzionale la vettura, già in partenza ben messa su entrambi i fronti. Per l’occasione, giunse un leggero restyling, che chiuse la parentesi commerciale europea. La Fiat Marea continuò ad essere prodotta in alcuni paesi esteri, per i bacini locali, negli anni successivi, con ulteriori revisioni estetiche, prima della definitiva uscita di scena del 2007.
Foto | Fiat