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Ferrari 512 M: una mitica Sport di Maranello

Tutto quello che c’è da sapere sulla Ferrari 512 M, auto dal grandissimo potenziale inespresso.

Ferrari 512 M
La Ferrari 512 M nella corsia box (Screen shot da video HistoricRacingHD)

La Ferrari 512 M ha più di 50 anni. Il tempo vola ed anche nel mondo dell’auto sembra correre molto velocemente. I più grandi ricordano l’azione in gara di questa vettura, come se fosse legata alla stretta attualità, ma è passato mezzo secondo da quando il suo motore V12 da 5 litri suonava sui circuiti più importanti del mondo.

Questa Sport nacque come sviluppo della 512 S, le cui alterne prestazioni non avevano esaltato il Drake. La Porsche 917, sua rivale di Stoccarda, aveva smorzato le ambizioni di gloria nella serie. Per sfruttare i vantaggi delle più permissive norme del 1971, a Maranello decisero di affinare l’insieme. Nacque così la nuova Ferrari 512 M, spinta dal classico dodici cilindri a V di 60 gradi del “cavallino rampante“.

La potenza cresceva dai 550 cavalli a 8500 giri al minuto della 512 S ai 610 cavalli a 9000 giri al minuto della M. Nonostante questo, i consumi risultavano inferiori a quelli della progenitrice, grazie alla maggiore efficienza dell’unità propulsiva, alla migliore aerodinamica e al peso ridotto da 845 chilogrammi a 815 chilogrammi. Una cura dimagrante resa possibile dallo snellimento del telaio.

Ferrari 512 M: la storia

La M presente nella sigla del modello sta a significare Modificata, per mettere in evidenza le revisioni importanti messe in atto dai tecnici di Maranello. Come è facile intuire, lo scopo di tutto il lavoro di affinamento era quello di colmare il ritardo che separava la “rossa” dalla Porsche 917.

La prima comparsa in gara della Ferrari 512 M avvenne nella prova conclusiva della stagione agonistica 1970, la 1000 km di Zeltweg, con l’equipaggio composto da Jacky Ickx e Ignazio Giunti, ma la rottura dell’alternatore impedì un successo quasi certo. I due si rifecero alla 9 Ore di Kyalami, gara sudafricana non valida per il Mondiale. Lì, riuscirono a piegare la resistenza delle vetture ufficiali della casa di Stoccarda, costretta ad accontentarsi del secondo posto messo a segno da Siffert e Arthens.

Poteva fare meglio in gara

I vertici del “cavallino rampante“, però, alla luce dei cambi regolamentari che si profilavano all’orizzonte, decisero di orientare gli sforzi sulla Sport da 3 litri 312 PB. Così la Ferrari 512 M fu affidata, anche in termini di sviluppo, ai team privati, con i limiti che ciò comportava. Il bottino non fu quello che poteva essere. La prestazioni più luminosa fu il successo di Loos e Pesch alla 3 Ore di Le Mans, ma ci furono pure alcuni podi.

Degni di nota il terzo posto conseguito alla 12 Ore di Sebring dalla vettura iscritta dal team Penske, con Mark Donohue e David Hobbs al volante, e il terzo posto guadagnato con un esemplare della NART, alla 24 Ore di Le Mans, da Sam Posey e Tony Adamowicz. Ormai l’arma vincente del marchio era la 312, già tagliente nel 1971 e poi straordinariamente vincente nel 1972, quando fecce piazza pulita della concorrenza, annientando i rivali a 360 gradi.

Tornando alla Ferrari F512 M, vogliamo concederci per ultima qualche riflessione sulla veste estetica, poco importante sul piano strettamente stilistico. In un bolide del genere conta soprattutto l’efficienza e la Sport di Maranello faceva meglio della progenitrice, grazie a una migliore capacità deportante. Fra le modifiche formali più vistose, il muso dall’andamento ancora più affusolato e il profilo della fiancata più secco e rettilineo.

Scheda tecnica Ferrari 512 M

Motore

MOTORE posteriore, longitudinale, 12V 60°
ALESAGGIO E CORSA 87 x 70 mm
CILINDRATA UNITARIA 416,13 cm3
CILINDRATA TOTALE 4993,53 cm3
RAPPORTO DI COMPRESSIONE 11,5 : 1
POTENZA MASSIMA 449 kW (610 CV) a 9000 giri/min
POTENZA SPECIFICA 122CV/l
COPPIA MASSIMA – n.d.
DISTRIBUZIONE bialbero, 4 valvole per cilindro
ALIMENTAZIONE iniezione indiretta Lucas
ACCENSIONE mono, elettronica
LUBRIFICAZIONE carter secco
FRIZIONE multidisco

Autotelaio

TELAIO tubolare in acciaio
SOSPENSIONI ANTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
SOSPENSIONI POSTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
FRENI a disco
CAMBIO 5 rapporti + RM
STERZO pignone e cremagliera
SERBATOIO CARBURANTE capacità 120 l
PNEUMATICI ANTERIORI 4.25-11.50-15
PNEUMATICI POSTERIORI 6.00-14.50-15

Carrozzeria

TIPO DI CARROZZERIA berlinetta, 2 posti
LUNGHEZZA 4180 mm
LARGHEZZA 2015 mm
ALTEZZA 985 mm
PASSO 2400 mm
CARREGGIATA ANTERIORE 1518 mm
CARREGGIATA POSTERIORE 1511 mm
PESO 815 kg a secco

Prestazioni

VELOCITÀ MASSIMA 310km/h
ACCELERAZIONE 0-100 km/h – n.d.
0-400 M – n.d.
0-1000 M – n.d.

Fonte | Sito ufficiale Ferrari