È irrinunciabile lo storico sodalizio fra Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri, una tradizione lunga una vita che da sempre ha previsto per le Gazzelle dei Carabinieri vetture col logo del Biscione sui cofani. Tutti i modelli più rappresentativi sono diventati quindi importantissimi nella tradizione dell’Arma dei Carabinieri, con Alfa Romeo che ha quindi fornito un ausilio concreto alle nostre Forze dell’Ordine.
In ottemperanza ad una tradizione lunga oltre sessant’anni, oggi l’Alfa Romeo ha consegnato presso il suo Centro Stile, dove ha sede il nuovo quartier generale del Biscione, la nuova Giulia Radiomobile 2.0 Turbo da 200 cavalli di potenza dotata del cambio automatico ZF a 8 rapporti nella bella colorazione Blu dell’Arma dei Carabinieri. L’Alfa Romeo Giulia destinata ai Carabinieri sarà utilizzata dal personale delle Tenenze e dalle Stazioni dei Carabinieri per il controllo del territorio. Si tratta della prima Giulia di una flotta che comprenderà 1.770 vetture.
La cerimonia di consegna ai Carabinieri della nuova Alfa Romeo Giulia si è svolta alla presenza del presidente di Stellantis, John Elkann, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, del CEO di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato, dell’Italy Country Manager di Stellantis Santo Ficili, del Comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Aldo Iacobelli e del Comandante Provinciale Carabinieri di Torino, Francesco Rizzo.
Un sodalizio storico
Come si diceva, il sodalizio fra Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri rappresenta un elemento storico tanto che le nuove Alfa Romeo Giulia vanno a rafforzare tale sodalizio nato già nel dopoguerra quando le Gazzelle erano delle vetture del Biscione. La prima Alfa Romeo consegnata all’Arma dei Carabinieri è stata la 1900 M “Matta” del 1951. Ma la vera Gazzella nasce appena un anno dopo grazie all’introduzione della berlina 1900 che introduce una denominazione che per l’Arma dei Carabinieri è sinonimo di pronto intervento veloce, agile e resistente.
La più pura discendente della 1900 fu la Giulia degli Anni Sessanta che introduceva concezioni veramente all’avanguardia oltre a doti motoristiche eccellenti e affidabilità ai vertici della sua categoria. La Giulia si integrava perfettamente nel rinnovamento dell’Arma dei Carabinieri che introduceva anche apparecchi radiotelefonici collegati dalle Centrali Operative che costituivano il fiore all’occhiello dell’Arma di allora. L’Alfa Romeo Giulia venne quindi adoperata dal 1963 al 1968.
Da quel momento, il legame tra Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri è proseguito con le Alfetta, l’Alfa 90, l’Alfa 75 e l’Alfa Romeo 155 fino a giungere alle più recenti 156, 159 e Giulia Quadrifoglio.
Esposte ad Arese
Molte fra le vetture che segnano il legame fra Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri trovano posto presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese. All’interno del Museo c’è infatti una sezione dedicata, denominata “Alfa Romeo in Divisa” realizzata proprio in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e inaugurata il 24 giugno dello scorso anno proprio in occasione del 110° anniversario dalla nascita del Biscione.
Al Museo Storico di Arese trovano posto sei modelli dell’Alfa Romeo che rappresentano l’importante legame che intercorre con l’Arma dei Carabinieri e sono ospitati in un ambiente dominato dal Rosso, colore che è fra i simboli dell’Alfa Romeo, oltre che dal blu delle sirene dei Carabinieri. La Giulia del 1968 disposta accanto alla nuova Giulia appena presentata viene da questa collezione selezionatissima.
Infine, l’allestimento dell’Alfa Romeo Giulia destinata ai Carabinieri è stato proposto sulla base delle richieste specifiche dell’Arma dei Carabinieri. Si notano quindi i gruppi ottici con pannello a messaggio variabile aerodinamico di ultima generazione, due lampeggianti con luce laterali e faro orientabile di ultima generazione e lampeggianti LED sugli specchietti retrovisori esterni.
Tra le altre dotazioni le seguenti:
- Parabrezza blindato (Livello B4) con cristalli laterali e lunotto antisfondamento (quelli anteriori antiframmentazione)
- Porte anteriori blindate con protezione piedi scendenti (Livello B4)
- Protezione antiscoppio del serbatoio carburante
- Due porta arma elettromeccanici
- Cellula detenuto unipersonale (permette un terzo equipaggio)
- Portagiubbotti antiproiettile in abitacolo
- Due porta tonfa e paletta
- Radio in posizione centrale per l’impiego da parte di entrambi i componenti dell’equipaggio