Non si potrà rimanere impassibili il prossimo 15 giugno quando RM Sotheby’s proporrà all’asta due Alfa Romeo di eguale denominazione, ma di estrazione differente e per questo provenienti da pianeti distanti: si tratta nello specifico della impressionante Alfa Romeo 155 V6 TI ITC ex Nicola Larini e della Alfa Romeo 155 TS BTCC ex Gabriele Tarquini. Tuttavia per provare a godere bisognerà pur possedere un portafoglio praticamente senza fondo, capace di accogliere cifre che per la ITC dovrebbero essere comprese tra i 700mila e gli 800mila euro (secondo le stime…) ovvero tra i 300mila e i 400mila euro per la BTCC sempre secondo la stima di RM Sotheby’s.
Alta tecnologia
Nonostante lo scetticismo che accoglie l’arrivo sul mercato dell’Alfa Romeo 155, tacciata di essere praticamente l’Anti Alfa per eccellenza a causa della sua trazione destinata all’asse anteriore e una qualità complessiva non particolarmente interessante, in pista la berlina del Biscione sfodera le sue ragioni migliori. Lo fa praticamente in ogni campionato destinato a vetture turismo al quale partecipa, lo fa in Germania sbaragliando la concorrenza tedesca che mai avrebbe pensato che un’Alfa Romeo avrebbe interrotto un dominio così netto.
L’Alfa Romeo 155 V6 TI ITC del 1996 rappresenta l’atto finale di Alfa Corse, così come l’atto finale di un DTM in caduta libera sopraffatto com’era da costi astronomici praticamente simili (se non superiori) a quelli da mettere in pratica per ragionare al top in Formula 1.
Tutte le Alfa Romeo 155 utilizzate nel DTM tedesco e quindi poi nell’ITC utilizzavano un telaio in traliccio in tubi di acciaio con cella di sicurezza in fibra di carbonio rinforzata e carrozzeria completamente smontabile. La 155 V6 TI ITC del 1996, oggetto dell’asta di RM Sotheby’s, rappresentava l’ultima evoluzione della 155 adoperata nel DTM negli anni precedenti. Sofisticatissimo era l’impianto sospensivo con elementi attivi derivati dalla Formula 1. L’ITC permetteva inoltre di adottare l’ABS, il controllo di trazione e di adoperare anche la trazione integrale di cui disponeva infatti l’Alfa Romeo 155 TI ITC.
Parentesi motore
Il propulsore adoperato a partire dal 1996 non è strettamente un prodotto Alfa Romeo. I tecnici dell’Alfa Corse comprendono che il vecchio V6 con bancate a 60 gradi utilizzato fino all’anno prima non permette una distribuzione dei pesi ottimale in accordo con una non interessante possibilità di alloggiare la componentistica fra le bancate.
Si decide di utilizzare un ulteriore V6 con angolo fra le bancate di 90 gradi, un elemento che in casa Alfa Romeo però non esiste poiché il regolamento impone un propulsore comunque derivato dalla serie. Il parametro utile per l’adozione del propulsore è però fissato dal regolamento in una corrispondenza esclusiva con l’elemento di serie relativa all’angolo fra le bancate e alla distanza fra i cilindri.
I tecnici di Alfa Corse, in virtù del passaggio di Alfa Romeo al Gruppo Fiat nel 1987 ovvero confluendo nell’Alfa-Lancia Industriale, sanno che in casa Lancia c’è a disposizione un propulsore PRV (Peugeot, Renault, Volvo ndr) V6 con bancate disposte a 90 gradi. In quattro mesi ad Arese fanno il miracolo. La 155 V6 TI ITC che sarà proposta all’asta il mese prossimo, adotta proprio questo propulsore internamente chiamato “690RC” capace di 490 cavalli di potenza con regime di quasi 12mila giri al minuto e oltre 300 km/h di velocità massima.
Da Silverstone in poi, la 155 ITC ottiene la pole position nella metà dei round rimanenti, si assicura nove “giri più veloci” e vince otto dei 14 round rimanenti. Questa drammatica inversione di tendenza ha permesso all’Alfa Romeo di superare la Mercedes-Benz nella classifica dei costruttori, mentre il pilota ufficiale Alessandro Nannini è passato dal sesto posto al terzo posto assoluto nel titolo piloti.
È entrata nella storia
Quello proposto da RM Sotheby’s è il telaio SE065 005 con livrea ufficiale Martini ovvero la 155 numero 5 gestita ufficialmente dall’Alfa Corse. Si tratta dell’Alfa Romeo 155 V6 TI ITC con la quale Nicola Larini ha conquistato la pole position a Magny-Cours e al Mugello vincendo quindi a Interlagos e allo stesso Mugello totalizzando 95 punti a fine stagione.
Al termine della stagione 1996 dell’ITC, la vettura è tornata in Alfa Corse per poi passare fra le mani di due ulteriori proprietari italiani fino all’approdo in Germania, presso l’attuale proprietario, nel 2018. L’ultimo proprietario ha inoltre curato la 155 V6 TI ITC presso alcuni specialisti del marchio in preparazione alla serie inaugurale del DTM Classics: le fatture a disposizione mostrano oltre 350mila euro spesi sulla 155 negli ultimi cinque anni per riportare la vettura al top. Non è un caso che la vettura abbia vinto proprio al suo debutto nel DTM Classics durante la prova del Norisring del 7 luglio 2019 per poi finire quarta al Lausitzring il 25 agosto del 2019.
Nel marzo 2020, il motore e la trasmissione sono stati ricostruiti e testati al banco secondo le specifiche Alfa Corse dall’officina Lindlmaier Motortechnik di Heldenstein, in Germania. Insomma, parliamo di un vero e proprio pezzo di storia dell’Alfa Romeo.
Direttamente dal garage di Tarquini
Ma giorno 15 giugno prossimo RM Sotheby’s proporrà all’asta anche l’interessantissima Alfa Romeo 155 TS BTCC appartenuta a Gabriele Tarquini: ovvero presente all’interno del garage di casa sua a Giulianova praticamente fino a pochi giorni fa. Si tratta dell’altrettanto velocissima Alfa Romeo 155 TS con la quale Tarquini vinse il titolo del British Touring Car Championship nel 1994.
Si tratta del telaio ZAR16700000090080 nell’indimenticabile Rosso Alfa praticamente immacolata e tenuta decisamente come un gioiello. Non è un caso che la stima proposta dalla casa d’aste è compresa fra i 300mila e i 400mila euro. Il mitico Tarquini ha ammesso a Motorsport.com che si tratta della medesima 155 utilizzata a Donington, appuntamento del quale si ricorda proprio la Rossa Alfa Romeo 155 TS su un lato praticamente su due ruote: “è la macchina con la quale feci le ultime due gare della stagione, a Donington e Silverstone. Quella con la quale mi sono trovato su due ruote e che ho salvato dal capottamento!”.
Tarquini ha quindi raccontato come andarono le cose: “per scommessa ad inizio anno me l’avevano promessa in caso di vittoria del campionato. Tutto nacque nei test pre-stagione, quando il nostro capo, Giorgio Pianta, venne a visionare il nostro lavoro. Lui era più vicino al DTM, ma si rese conto che la serie era molto dura, per cui disse subito che sarebbe stato disposto a darmi l’auto se avessi conquistato il titolo. Giorgio era abituato a fare questo genere di scommesse coi suoi piloti, quindi sul momento non diedi molto peso alla faccenda pensando fosse per scherzare. Invece fu di parola e terminato l’anno, una volta completati gli ultimi test in preparazione al successivo, la fece revisionare completamente dal reparto corse di Torino, con ogni tipo di pezzo nuovo, e me la portò a casa mia a Giulianova”.
Desiderata da molti
L’Alfa Romeo 155 TS BTCC è perfettamente funzionante “si accende al primo colpo”, ha proseguito su Motorsport.com, e il pilota abruzzese ha ammesso di aver ricevuto offerte decisamente interessanti: “Alfa Romeo è un marchio strepitoso dal punto di vista del collezionismo motoristico. Un commerciante di vini di Singapore venne a sapere di questa 155 e quando andai a Macao per la gara del WTCC del 2007 volle incontrarmi, facendomi una proposta davvero importante per averla, ma rifiutai. Me l’hanno chiesta anche lo scorso anno per fare le gare delle auto storiche del BTCC in Inghilterra, ma anche lì dissi no. E poi questa 155 non la vedo molto come vettura da girarci in pista, è quella che ha vinto il titolo e penso sia più adatta per un museo o per delle esposizioni”.
Tarquini, che ancora oggi è uno dei piloti di punta del FIA WTCR con Hyundai, ha raccontato anche come sono andate le cose che hanno portato la splendida 155 TS BTCC ad essere parte dell’asta di RM Sotheby’s: “lo scorso anno la FIA ed Eurosport Events hanno organizzato l’asta di beneficenza con cimeli di vari piloti e io diedi uno dei miei caschi. Sotheby’s voleva farne una legata all’automobilismo sportivo, sono venuti a sapere della 155 e dopo alcuni colloqui mi sono deciso a metterla in vendita. Sarà una delle prime che verranno svolte in presenza dopo la pandemia, chi vuole partecipare potrà andare di persona, altrimenti penso che saranno sempre disponibili i canali telefonici o via web. Ci tenevano a fare qualcosa nel contesto della 1000 Miglia a giugno e mi è sembrata l’occasione giusta. Sono venuti a prenderla alcuni giorni fa”.
Ma Gabriele Tarquini ha precisato che non si tratta di una questione di soldi: “Sono sincero, per quanto ci sia un legame affettivo, mi piange un po’ il cuore a vederla chiusa in un garage, per tirarla fuori solo ogni 10 anni. Una macchina del genere merita uno che sia più appassionato di me, che abbia voglia di tenerla, esporla e curarla. Parliamo di un’Alfa Romeo del periodo storico della Casa in ambito sportivo, in Inghilterra è un’icona e la conoscono tutti. È stata messa anche in un libro delle 100 auto più famose, se la ricordano tutti. Merita ancora tantissimo”. Insomma, c’è ancora un mesetto per mettere da parte la cifra necessaria per fare un pensierino su entrambe!