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Stellantis: cassa integrazione a Termoli, si attendono i nuovi ibridi

Nello stabilimento dovrebbe partire la produzione di nuovi motori mild hybrid

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Continua il momento difficile per lo stabilimento Stellantis di Termoli, sede di produzione di motori e cambi del gruppo. Per il sito produttivo, infatti, ci sarà un ulteriore ricorso alla cassa integrazione, almeno fino al prossimo 7 giugno, per quanto riguarda il reparto cambi. Lo stabilimento continua a dover fare i conti con periodici stop produttivi e con un costante ricorso agli ammortizzatori sociali.

In merito alla situazione di Termoli arriva la nota congiunta di Sindacato Operai Autorganizzati e Flmuniti Stellantis Termoli in cui si legge: “Ancora cassa integrazione alla Fiat Stellantis di Termoli, per ora fino al 7 Giugno al reparto cambi che non ha prospettive, sta finendo nel silenzio totale, dopo la scelta aziendale di investire milioni di euro negli stabilimenti a basso costo come la Polonia, oltre la cassa integrazione pesante già in atto anche da mesi consecutivi per alcuni operai del reparto motori”.

In attesa di ulteriori conferme da parte dell’azienda, Termoli continuerà a viaggiare a ritmi ridotti e con un costante ricorso alla cassa integrazione.

Ancora non c’è una data per i nuovi motori ibridi a Termoli

Per il momento, inoltre, non c’è ancora una data per l’avvio della produzione del nuovo motore ibrido, un’unità dotata di sistema mild hybrid che dovrebbe arrivare su diversi modelli dei marchi ereditati da Stellantis dal gruppo FCA. I lavori per la realizzazione della nuova linea di motori elettrificati sono iniziati nel gennaio del 2020 con la promessa di un avvio della produzione ad inizio 2021.

La pandemia ha rallentato i progetti. Nei mesi scorsi, però, era stato indicato il mese di maggio come il mese giusto per poter, finalmente, registrare l’avvio della produzione di questo nuovo motore che, in diverse varianti, dovrebbe rappresentare un importante punto di riferimento per diversi modelli del gruppo tra cui anche per i tre modelli, le Jeep Compass e Renegade e la Fiat 500X, prodotti nello stabilimento di Melfi.

Sul progetto, al momento, non ci sono ancora conferme. Il mese di maggio è già entrato nella sua seconda metà e non è ancora arrivato l’atteso avvio della produzione Secondo i rappresentati dei lavoratori, in ogni caso, per il futuro: “il solo motore ibrido, se tutto andrà bene, non potrà mai sostituire le grandi produzioni dei motori Fire”.

La richiesta dei lavoratori è chiara. Per Termoli, un importante centro produttivo italiano per tutto il settore automotive, è necessario avviare nuovi investimenti in modo da poter guardare al futuro con maggiore fiducia. Nelle scorse settimane, ricordiamo, da ambienti sindacali è trapelata la conferma di una possibile salita produttiva, dovuta ai nuovi ibridi, nel corso del secondo semestre del 2021.

Al momento, però, non ci sono conferme. La direzione dello stabilimento ha già anticipato la chiusura estiva dello stabiliemnto che andrà dalle due alle tre settimane in base al reparto. Da notare, inoltre, che è stata offerta ad alcuni operai di Termoli la possibilità di trasferirsi allo stabilimento Sevel di Atessa per una trasferta da compiere nella parte finale del 2021.

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