Che la Fiat Panda sia sempre più un’icona, anche di stile, è ormai chiaro a tutti. Negli ultimi tempi la quarant’enne Panda di Mamma Fiat è divenuta un modello di personalizzazione quasi assoluto, una caratteristica che effettivamente l’ha eletta a nuova regina del jet set. Spesso e volentieri le personalizzazioni più interessanti si concentrano sull’inarrestabile versione 4×4, un mulo arrampicatore impossibile da bloccare. Una delle ultime (e decisamente interessanti) divagazioni sul tema è quello messo in pratica dal noto preparatore svizzero Loris Kessel, probabilmente più noto per le attività di restauro delle sportive di casa Ferrari e per condurle in pista con risultati non indifferenti.
A dispetto della stagione fredda ormai alle spalle, una Fiat Panda 4×4 rimane ancora una vettura particolarmente apprezzata anche per muoversi lungo le strade montane (quindi non per forza innevate) o per le gite fuori porta. La sua proverbiale leggerezza in accordo con impareggiabili dosi si maneggevolezza, in abbinamento a dimensioni decisamente compatte la rendono perfetta per sgattaiolare ovunque. Sicuramente meglio ancora di qualche SUV dalle dimensioni improponibili: si può essere cool anche a bordo di una Panda 4×4 Sisley come quella che fa da base alla interessante Panda 4×4 Showtime proposta da Kessel, protagonista di un vero e proprio movimento pro Panda sorto dalle parti di St. Moritz.
Un ricercato restomod
La Fiat Panda 4×4 Showtime è stata sviluppata dal preparatore svizzero di Lugano, specialista nei restauri d’alta gamma e di vetture da corsa soprattutto Ferrari. La interessantissima Panda 4×4 Showtime, come si diceva, utilizza come base quella di una Panda Sisley fortemente personalizzata sebbene molte tra le peculiarità potrebbero sfuggire ad un osservatore poco attento: filo conduttore è quello di una piacevole eleganza complessiva.
Si parte ad esempio dalla vernice utilizzata per la carrozzeria in un bordeaux non proveniente dalle vernici ufficiali Fiat per la Panda, ma piuttosto da un campionario Bentley: la sua denominazione è Cricketball. Sempre all’esterno si può notare il bull-bar con una piastra utile a proteggere la parte bassa del motore, mentre il portapacchi possiede un’ampia vasca utile per riporre ogni possibile elemento.
Anche all’interno si percepisce una notevole attenzione per i particolari grazie al largo utilizzo della pelle bicolore in bordeaux e crema con cuciture a contrasto che ricorda un po’ quelle delle migliori Rolls-Royce. Ogni particolare è stato trattato con la medesima cura e il cielo è infatti realizzato in pelle con impunture a contrasto. Le cinture di sicurezza riportano con un certo orgoglio la denominazione Showtime della vettura che pare sia anche l’esclamazione più apprezzata dal capo, Ronnie Kessel, il quale ha ammesso che in Kessel “puntiamo sempre al miglior risultato possibile. Non importa se si tratta di una Ferrari che stiamo restaurando o di una Fiat Panda”.
Parti originali
L’approccio di Kessel sulla Fiat Panda 4×4 Showtime non è stato solo votato alla ricerca rinnovata di un nuovo trattamento puramente estetico. La Panda è stata infatti prima smontata e poi rimontata, in accordo con gli elementi originali, mentre il telaio è stato rinforzato grazie a diversi accorgimenti specifici. Nulla è mutato ad esempio per quanto riguarda il propulsore che dovrebbe disporre della cavalleria originaria del mitico Fire a quattro cilindri e 965 cc di cilindrata, sebbene sia stato comunque ottimizzato dove serviva. Spicca però la testata verniciata in rosso.
Il piccolo bagagliaio ospita invece un sistema stereo dotato di enormi subwoofer in accordo con una moderna radio Bluetooth.