Il proprietario di una Ferrari Portofino di colore bianco si è reso protagonista di uno spettacolo indecoroso, che non fa onore al buon senso e al buon gusto. L’uomo al volante della supercar di Maranello, infatti, si è concesso una serie di burnout in un incrocio di Sydney che, magari per lui, saranno stati una specie di atto d’eroismo, ma almeno per me rappresentano tutt’altro.
Intravedo anche delle ripercussioni negative sull’idea che i presenti si saranno fatti sui proprietari di simili gioielli. Il mitico “cavallino rampante” non meriterebbe cose del genere, che rischiano di riflettersi sull’immagine di tutta la clientela. Ho deciso di pubblicare il video solo per invitare gli altri possessori di auto sportive (o di altra natura) a non imitare tali condotte, davvero dissennate.
Il tizio è ora sotto le lenti della polizia australiana, che non è molto tenera verso chi infrange in modo così palese le norme del codice della strada, oltretutto in una cornice urbana dove i rischi sono ancora più alti. Dispiace il trattamento subito dalla povera Ferrari Portofino, che non è nata per show di questa discutibile natura.
Ferrari Portofino: perché usarla così?
Oltretutto, per guadagnare la scena, sarebbe bastata l’auto, con la sua sola presenza e in modo infinitamente più bello e gradevole. Del resto, stiamo parlando di una vettura che, fra gli altri riconoscimenti, vanta pure il “Red Dot: Best of the Best”, nella categoria Product Design, assegnato da una giuria internazionale per la sua eccellenza stilistica. Non ci vuole molto a capire come le linee particolarmente riuscite ne facciano una best in class anche sul piano estetico.
Erede della California e della California T, la Ferrari Portofino si offre allo sguardo con linee più decise ed aggressive, specchio anche della maggiore potenza del modello, dove i temi dell’eleganza e della sportività si miscelano con grande gusto. Rispetto alle progenitrici cresce il carattere, ma non si perde una virgola sul piano della classe. Pure il comfort è di alto livello.
Notevole la grinta del motore sovralimentato di 3855 centimetri cubi, che sprigiona 600 cavalli a 7500 giri al minuto. Questo si traduce in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.5 secondi e da 0 a 200 km/h in 10.8 secondi. La velocità massima supera i 320 km/h.
Sono prestazioni di altissimo livello, che vanno godute in modo consapevole e con grande intelligenza e senso di responsabilità. Purtroppo non tutti lo capiscono, specie quelli che vogliono fare i fenomeni, nelle cornici ambientali meno idonee. Video docet!