A Torino, sede storica della società FIAT, si è svolto un incontro tra due dei direttori di Stellantis e il governo italiano. L’obiettivo di questo incontro era discutere le condizioni di una presunta gigantesca fabbrica di batterie che il gruppo prevede di installare nel paese. Secondo il quotidiano Il Fatto Quotidiano, i membri di Stellantis Yann Vincent e Jean Baptiste Pernot hanno incontrato il 23 aprile per 90 minuti il ministro italiano per la transizione ecologica Roberto Cingolani.
La Spagna ci fregherà la fabbrica di batterie di Stellantis?
Il gruppo Stellantis, che è stato formalizzato nel gennaio 2021 con la fusione dei gruppi FCA e PSA, ha creato una partnership strategica con il gruppo energetico Total denominata Automotive Cells Company, il cui obiettivo è costruire due fabbriche di batterie, una in Francia e l’altra in Germania. Questi due siti, in particolare nelle città di Douvrin e Kaiserslautern, hanno comportato un investimento di cinque miliardi di euro e dovrebbero essere in grado di fornire congiuntamente batterie sufficienti per un milione di auto all’anno.
L’incontro del 23 aprile non è stato l’unico, visto che sono in totale sei gli incontri confermati. Secondo Il Fatto, l’obiettivo principale di questi incontri è parlare di come gli incentivi pubblici che l’Italia intende destinare alla produzione di batterie possano raggiungere il limite che l’Unione Europea consente a ciascun governo di stanziare. Inoltre, la stessa UE finanzierà lo sviluppo delle batterie su tutto il suo territorio con quasi 3 miliardi di euro.
Il conflitto che attualmente esiste in Italia è dovuto al fatto che il ministro Cingolani vuole che la gigafabbrica venga costruita al centro o al sud del Paese, poiché Stellantis ha stabilimenti nelle città di Cassino, Melfi e Pomigliano. Tuttavia, i produttori del settore metalmeccanico in Italia preferirebbero che tale fabbrica venisse collocata al nord, dove Stellantis ha gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco. A Mirafiori esiste attualmente un sito batterie che assembla pacchi per la piccola utility elettrica Fiat 500, costruita lì, e per i futuri modelli elettrici Maserati da costruire sia a Mirafiori che a Grugliasco.
Nel caso in cui detto “conflitto” non venga risolto, la Spagna potrebbe beneficiarne, poiché il gruppo ha nel mirino anche quel paese per installare detta fabbrica di batterie. Vedremo dunque se anche stavolta l’Italia si farà sfuggire questa occasione d’oro.