Lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra si appresta a registrare un’ulteriore riduzione delle attività produttive. La direzione del sito irpino, infatti, ha informato i sindacati che a partire dal 21 giugno è prevista una riduzione delle attività di produzione di mascherine, progetto attivo, con il supporto del Governo italiano, dalla scorsa estate.
La produzione di mascherine (attiva anche a Mirafiori) ha permesso in questi mesi di ridurre notevolmente il ricorso alla cassa integrazione a Pratola Serra ma le cose stanno per cambiare. Ricordiamo che le mascherine prodotte da FCA Italy sono state al centro di diverse polemiche per via di una presunta scarsa qualità.
Il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, e la Rsa Fiom Stellantis affermano: “Stellantis accorcia la commessa per la produzione di mascherine. Ora si preveda una produzione che porti a saturare gli impegni. La Direzione di Stellantis a Pratola Serra ci ha comunicato in data odierna che la produzione delle mascherine subirà una rimodulazione.“
I programmi produttivi di Stellantis per quanto riguarda le mascherine prevedono un netto taglio alle attività a partire dal 21 giugno. La produzione per lo stabilimento continuerà almeno fino al 31 dicembre 2021. Eventuali prolungamenti delle attività saranno legati all’evoluzione della pandemia che, in queste settimane, sta registrando una netta riduzione per via della campagna di vaccinazione.
Continuano i rappresentanti dei lavoratori: “Entro il 21 giugno cesserà la produzione per 15 macchine che producono mascherine head loop, conseguenzialmente circa 300 lavoratori impegnati su queste macchine saranno ricollocati nella produzioni di motori. La produzione delle mascherine Earloop continuerà fino al 31 dicembre 2021 coinvolgimento circa 100 lavoratori”.
In pratica, solo un quarto dei lavoratori impegnati nella produzione di mascherine resterà in attività. La restante parte tornerà nell’organico dedicato alla produzione di motori diesel (per diverse auto del gruppo ed anche per i veicoli commerciali prodotti ad Atessa). Questa scelta comporterà un inevitabile incremento del ricorso agli ammortizzatori sociali. Da notare, inoltre, che, al momento, non ci sono informazioni in merito alla produzione di mascherine a Mirafiori. Anche per il sito piemontese dovrebbe essere in programma un taglio delle attività.
Stellantis: il futuro di Pratola Serra dopo il diesel è tutto da scrivere
Lo stabilimento di Pratola Serra è specializzato nella produzione di motori diesel. Con il “Piano Italia” del 2019, FCA annunciò il prolungamento della carriera degli attuali diesel, aggiornati alle ultime normative sulle emissioni, e l’avvio della produzione dei motori diesel del Ducato, modello che ha registrato un notevole incremento degli ordini in questi mesi.
Il calo delle vendite delle auto diesel, però, mette a rischio il futuro dello stabilimento. Per il momento, Stellantis non ha chiarito quali saranno i programmi futuri. Con l’elettrificazione della gamma già iniziatia, è chiaro che nel futuro lo spazio per i motori diesel sarà sempre più ridotto. Per lo stabilimento sarà necessario avviare un programma di riconversione nel minor tempo possibile..
I sindacati avevano avanzato a FCA la proposta di avviare la produzione di motori ibridi ma il progetto non ha mai trovato seguito. Al momento, non sembrano esserci piani ufficiali per lo sviluppo dello stabilimento. Maggiori dettagli sul futuro di Pratola Serra arriveranno soltanto con il nuovo piano industriale di Stellantis che dovrà chiarire quali saranno i nuovi investimenti per il sito.
Nuovi aggiornamenti sulla questione arriveranno, quindi, nel corso dei prossimi mesi, probabilmente già entro la fine del 2021 o ad inizio 2022. Nel frattempo, a Pratola Serra è previsto un incremento del ricorso alla cassa integrazione.