L’attesa si è conclusa di buon mattino in casa Ferrari. Il costruttore di Maranello ha scelto il successore di Louis Camilleri nella posizione di CEO della Ferrari, una mansione rivestita da quel 10 dicembre 2020 ad interim da John Elkann. Il successore di Camilleri, e della pagina semestrale affidata al presidente del Cavallino Rampante, è il 52enne lucano Benedetto Vigna.
Benedetto Vigna, originario di Pietrapertosa in Basilicata, rivestiva già il ruolo di presidente di STMicroelectronics, Analog, MEMS and Sensors Group già dal 2016. Ferrari esula ancora una volta dalla possibilità di scegliere un amministratore delegato proveniente dal mondo dell’automotive, o da quello del lusso come si era discusso in anticipo, attingendo invece dal mondo della tecnologia che forse rappresenta un passaggio fondamentale di questi tempi.
Benedetto Vigna ricoprirà la posizione assegnatagli dalla Ferrari a partire dal prossimo 1 settembre 2021.
Fisico di grande esperienza
L’esperienza maturata fin qui da Benedetto Vigna è quella di un uomo che ha messo le mani all’interno delle più importanti società tecnologiche del pianeta. Il 52enne lucano si è laureato infatti con lode in fisica subnucleare presso l’Università di Pisa nel 1993 per poi entrare la ST nel 1995 fondando le attività di Micro-electromechanical Systems (MEMS) all’interno dell’azienda. Si deve a lui l’invenzione di un sensore di movimento tridimensionale utilizzato all’inizio anche nel sistema di airbag destinato alle comuni vetture. Dopo che lo stesso sensore è stato ulteriormente perfezionato, con nuove dimensioni più ridotte e costi rivisti al ribasso, è stato utilizzato anche all’interno dei comandi wireless utilizzati dalla console di gioco Nintendo Wii.
Grazie a questa interessante invenzione, Benedetto Vigna è stato inserito tra i dodici canditati al premio Inventore Europeo 2010 promosso dall’Organizzazione Europea dei Brevetti. In ogni caso, durante la sua lunga carriera ha già registrato oltre 170 brevetti. Propensioni interessanti “notate” in casa Ferrari che ampliato le sue responsabilità all’interno del Cavallino Rampante “alla connettività e soluzioni di imaging e power management. Ha inoltre guidato una serie di iniziative di successo in nuove aree di business, con un focus particolare nei segmenti del mercato industriale e automotive”, ha ammesso il costruttore in una nota.
Accolto con grande interesse
L’accoglienza di Benedetto Vigna in Ferrari è scritta nelle parole di John Elkann, presidente del Cavallino Rampante: “siamo felici di dare il benvenuto a Benedetto Vigna come nostro nuovo amministratore delegato. La sua profonda conoscenza delle tecnologie che guidano gran parte del cambiamento della nostra industria, le sue comprovate capacità di innovazione, l’approccio imprenditoriale e la sua leadership rafforzeranno ulteriormente la Ferrari scrivendo nuovi capitoli della nostra storia irripetibile di passione e performance nell’era entusiasmante che ci attende”.
Un po’ più timida l’accoglienza internazionale. Bloomberg ha accolto la nomina di Benedetto Vigna alla carica di nuovo CEO della Ferrari descrivendolo come “poco conosciuto leader delle tecnologie”, sebbene il Financial Times abbia aggiunto che si tratta di “una grossa sorpresa, non avendo esperienza diretta nel settore automobilistico o del lusso, ma riflette la necessità di reinventare la Ferrari”.
In ogni caso nelle primissime parole rilasciate da Vigna emerge una più che ovvia emozione: “è un onore straordinario entrare a far parte della Ferrari come amministratore delegato e lo faccio in egual misura con entusiasmo e responsabilità. Entusiasmo per le grandi opportunità che potremo cogliere. E con un profondo senso di responsabilità nei confronti degli straordinari risultati e delle capacità degli uomini e delle donne di Ferrari, di tutti gli stakeholder della società e di coloro che, in tutto il mondo, provano per Ferrari una passione unica”.
La nota della Ferrari aggiunge: “nel suo ruolo di amministratore delegato, la priorità di Benedetto Vigna sarà assicurare che Ferrari continui a rafforzare la sua leadership come artefice delle vetture più belle e tecnologicamente avanzate al mondo. Le sue ampie conoscenze, frutto di oltre 26 anni di esperienza nel cuore dell’industria dei semiconduttori che sta rapidamente trasformando il settore automobilistico, accelererà l’abilità di Ferrari di aprire nuove strade nell’applicazione delle tecnologie di ultima generazione”.