Il London Concours, presentato da Montres Breguet, è un concorso d’eleganza di grande fascino. Undici le classi in gara, che nel 2021 hanno coinvolto un centinaio di auto da sogno, compresa una Ferrari F40, cui è andato il prestigioso premio “200MPH Club”, sponsorizzato da Cover Car.
La regina “rossa” ha catturato gli sguardi di tutti, anche nel quadro espositivo di Londra, dove si affacciavano alla vista tante auto classiche straordinarie, che hanno scritto pagine memorabili dell’automobilismo stradale e da gara. Del resto, la Ferrari F40 è l’auto più iconica della produzione moderna del “cavallino rampante“.
Il suo debutto in società avvenne nel 1987, anno del quarantesimo anniversario della casa di Maranello. Impossibile non innamorarsi della sua linea da sogno, firmata Pininfarina. Questa supercar si concede agli occhi con note di sublime intensità che, partendo dalle pupille, raggiungono il cuore, dove si fissano in modo indelebile.
Ferrari F40: un sogno ad occhi aperti
Il carattere sublime dei suoi volumi scultorei ne fa un’opera d’arte assoluta, destinata all’eternità. Della stessa tempra la tela emotiva regalata sul piano dinamico. Splendide le melodie del motore V8 da 2936 centimetri cubi, dotato di una coppia di turbocompressori, che spingono in modo vigoroso, incollando letteralmente al sedile.
La potenza massima erogata da questo cuore emiliano è di 478 cavalli a 7000 giri al minuto, con un picco di coppia di 577 Nm a 4000 giri al minuto. Valori che, in quegli anni, costituivano un riferimento assoluto, anche perché espressi su un corpo vettura pesante solo 1160 chilogrammi. Il merito della leggerezza è in gran parte dovuto all’uso esteso di materiali compositi, come il kevlar, e all’allestimento scarno dell’abitacolo, dove non c’è nessuna concessione al lusso. Qui il minimalismo viene interpretato nella sua forma più alta ed è una scelta perfettamente corente con lo spirito corsaiolo dell’auto.
Emozioni da pista, farcite di storia
Straordinarie le performance, ben rappresentate da alcuni dati: accelerazione da 0 a 200 km/h in 12 secondi, chilometro con partenza da fermo liquidato in 21 secondi, 324 km/h di velocità massima. Alcune note riviste di settore, nel corso delle verifiche strumentali, ottennero risultati ancora migliori. Ciò che i numeri, per quanto straordinari, non raccontano è l’intensità dell’esperienza sensoriale, davvero unica, regalata dalla Ferrari F40, ultima auto del “cavallino rampante” a nascere sotto gli occhi di Enzo Ferrari.
Questa supercar da sogno è il frutto di un progetto armonico, ascrivibile alle doti progettuali dell’ingegnere Nicola Materazzi, che ha saputo integrare al meglio i diversi aspetti tecnici e funzionali, sotto il cappello di un’unica visione d’insieme. Nata come erede della GTO, la Ferrari F40 ha fatto tesoro dell’esperienza maturata con la GTO Evoluzione. Il suo successo di mercato fu immediato.
La fortissima domanda portò la casa di Maranello a superare abbondantemente la soglia dei 400 esemplari inizialmente pianificati per questo gioiello in tiratura limitata. Alla fine del ciclo produttivo, la Ferrari F40 prese forma in 1337 esemplati. Molti i casi di speculazione registrati nel tempo, a causa dell’appetibilità di questa supercar, che è oggi è oggetto di venerazione per gli appassionati.
Fonte | London Concours