Il V12 aspirato da 4 litri realizzato da GTO Engineering prende come base di partenza l’originale propulsore Colombo sviluppato da Ferrari ma aggiornato con le più recenti tecniche di ingegneria e tecnologia di combustione interna. Il risultato è un propulsore più leggero, pulito, potente e con più giri rispetto all’originale unità degli anni ‘60.
Con una potenza totale fissata a 460 CV e un limite di giri di 10.000 g/min, possiamo aspettarci un sound davvero appagante. Questo 12 cilindri aspirato è stato progettato da GTO Engineering per la Squalo, una vettura sportiva che riprende lo spirito delle Ferrari degli anni ‘60.
GTO Engineering: l’azienda rivela maggiori informazioni sul motore V12 di Ferrari per la Squalo
Nel 1960, la casa automobilistica modenese passò da due alberi a camme in testa a quattro camme ma rimase con due valvole per cilindro anziché aumentare il numero a quattro. Il propulsore utilizzato sulla GTO Squalo dispone invece di quattro camme e un totale di 48 valvole: 24 di aspirazione e 24 di scarico.
L’uso di quattro valvole per cilindro è una cosa abbastanza comune nei motori moderni mentre le due valvole di aspirazione più piccole consentono di far entrare più aria nel motore rispetto a una singola valvola più grande.
Uno dei vantaggi offerti da questa disposizione è consentire al powertrain di aspirare abbastanza aria ad alti regimi, cosa molto importante per raggiungere il limite di giri elevato a cui mirano gli ingegneri dell’azienda britannica. Il design della distribuzione in cui si trovano gli ingranaggi è stato perfezionato, così come il carter. Il motore non dispone di carburatori Weber a doppio corpo ma ha un’iniezione elettronica con 12 singoli corpi farfallati (uno per ogni cilindro).
Il design esatto del sistema di accensione è ancora in fase di definizione ma sappiamo che ci saranno un sensore dell’albero motore e una centralina per controllare il sistema di iniezione del carburante per la gestione del motore e questo potrebbe includere anche l’accensione. GTO Engineering afferma che il propulsore della GTO Squalo dispone di lubrificazione a carter secco per fornire costantemente olio alle parti mobili del propulsore in caso di forti frenate.
Per ridurre il peso del V12, i designer dell’azienda hanno eliminato qualche grammo usando componenti particolari. Tutti i materiali utilizzati per realizzare il propulsore sono stati scelti per ridurre al minimo il peso. La frizione e il volano sono stati progettati per essere più leggeri del 25% rispetto agli originali. Il peso target è di 165 kg rispetto ai 176 kg del 12 cilindri di una Ferrari 250 SWB. Alcuni prototipi di componenti, infine, vengono prodotti internamente usando la stampa 3D.