Il Rodeo Drive Concours d’Elegance di Beverly Hills, si conferma un evento al top per gli amanti delle auto da sogno che, ogni anno, si ritrovano nella lussuosa zona di Los Angeles per immergersi nelle atmosfere più belle della passione. Questo festival attrae diversi Vip, ma le grandi protagoniste sono le vetture messe in mostra nella più celebre via dello shopping del pianeta. Grande l’affluenza da parte dei collezionisti, perché qui si parla del top, anche in termini di classe.
Quest’anno, per contenere il consueto bagno di folla e per rispettare i protocolli sanitari, l’organizzatore e filantropo Bruce Meyer ha dato un’identità diversa all’evento, aggiungendo una parata alla tradizionale mostra statica.
Come al solito, ruolo di primo piano al Rodeo Drive Concours d’Elegance per le auto italiane, che riescono a guadagnare la scena in ogni contesto ambientale, col fascino delle loro linee e della loro storia. Fra le molte protagoniste tricolori, ne abbiamo scelte tre, in rappresentanza di altrettanti marchi: la Ferrari 250 GTO, la Maserati Typo 61 Birdcage e la Lancia Stratos Zero, il cui look è ancora futuristico. Ripassiamole insieme.
Rodeo Drive Concours d’Elegance: Lancia Stratos Zero
La Lancia Stratos Zero, protagonista del Rodeo Drive Concours d’Elegance 2021, ha anticipato la nascita della vettura stradale e da gara che tutti gli appassionati conoscono. Questa dream car, dalle linee marziane, fece il suo debutto in società al Salone dell’Auto di Torino del 1970, dove mise in mostra, ancora una volta, il genio creativo di Marcello Gandini per Bertone. Il concept, di taglio avveniristico, lanciava una visione su una possibile vettura sportiva a motore centrale. Sulla Stratos Zero mancavano persino le portiere e l’accesso a bordo avveniva calandosi dal parabrezza. Una scelta che consentì di sviluppare un design marcatamente a cuneo, basso e affusolato.
Il cofano posteriore di questo prototipo si offriva alla vista con un inedito motivo a freccia. Guardando tale gioiello da stand, Cesare Fiorio intravide la possibile erede della Fulvia Coupé 1600 HF, per il difficile mondo dei rally. Fu questa, in effetti, la strada presa dalla casa torinese, ma Bertone fu chiamato a rivedere la Stratos Zero in chiave molto più pratica, anche se altamente seducente. Dopo pochi mesi, al Salone dell’Auto di Torino del 1971, trovò collocazione, negli spazi espositivi, il modello semi-definitivo della nuova Lancia Stratos HF, destinata a scrivere pagine leggendarie nell’universo delle corse.
Rodeo Drive Concours d’Elegance: Maserati Birdcage Tipo 61
La Maserati Birdcage Tipo 61, presente al Rodeo Drive Concours d’Elegance 2021, è stata costruita dal 1959 al 1961. Questa vettura da corsa del “tridente” prese forma in soli 16 esemplari. Il nome Birdcage deriva dalle particolari architetture del telaio, dove si intrecciano circa 200 tubi di acciaio al cromo e al molibdeno, che lo fanno sembrare una sorta di gabbia per uccelli. Cuore pulsante del modello è un motore a quattro cilindri di 2.9 litri, capace di erogare la potenza di 250 cavalli a 6800 giri al minuto. Un valore notevole per quei tempi. Se poi si considera che la massa da spingere era di soli 600 chilogrammi, non è difficile capire il tenore delle performance. Notevole anche la velocità massima, pari a ben 285 km/h.
Questa vettura, con propulsore anteriore e trazione posteriore, ebbe una luminosa carriera agonistica. Sui campi di gara mise più volte in mostra il suo temperamento, ma pagò dazio ad una resistenza sulla distanza a volte precaria, per via del cambio. La prima vittoria giunse nel 1959 con Stirling Moss. Nel 1960 e nel 1961 si impose alla 1000 km del Nurburgring. Purtroppo il successo alla 24 Ore di Le Mans fu mancato, per problemi legati all’affidabilità del mezzo, ma sul nastro d’asfalto della Sarthe il bolide del “tridente” raggiunse sul rettilineo dell’Hunaudières la velocità di 270 km/h, impresa mai riuscita in precedenza a una vettura di 3 litri di cilindrata.
Rodeo Drive Concours d’Elegance: Ferrari 250 GTO
La Ferrari 250 GTO, regina del Rodeo Drive Concours d’Elegance 2021, è l’essenza Ferrari, la sintesi del mito. La bellezza conturbante del modello si coniuga ad un palmares di altissimo livello, sintetizzato da tre titoli mondiali raccolti tra il 1962 e il 1964. Questa meravigliosa opera d’arte a quattro ruote unisce la scultura all’ingegneria, l’artigianato alla passione, la potenza all’handling, le musicalità meccaniche e le emozioni, la tradizione e la ricerca. Un mito nel mito, un prodotto unico, entrato nella storia e che ha fatto la storia. Molti la considerano la Ferrari per antonomasia.
Progettata da Carlo Chiti e Giotto Bizzarrini, fu sviluppata dal giovane Mauro Forghieri, che si mostrò degno della fiducia. La spinta fa capo a un motore V12 di 3 litri, derivato da quello della Testa Rossa, che eroga la bellezza di circa 300 cavalli, accompagnati da un sound mozzafiato. Roba da far venire la pelle d’oca. Il grande maestro Herbert von Karajan aveva proprio ragione: queste musicalità meccaniche sono così belle che nessun direttore d’orchestra potrà mai interpretarle in modo degno. Per rendersene conto, bisogna ascoltare le note del dodici cilindri ospitato nel lungo cofano anteriore, in posizione arretrata. Le parole, infatti, non posso descrivere questa magia, come non possono descrivere la magia del suo comportamento dinamico.