Una Ferrari Monza SP2 rende omaggio alla Ferrari 330 TR, ultima vettura sportiva a motore anteriore della casa di Maranello a vincere la mitica 24 Ore di Le Mans. Il successo risale al 1962, quando il bolide del “cavallino rampante” si impose sul circuito della Sarthe con Olivier Gendebien e Phil Hill al volante. Quella vettura, nata in esemplare unico, derivava dalla 250 Testa Rossa, da cui ereditava il telaio, seppur modificato, con un motore portato da 3 a 4 litri di cilindrata.
Per celebrare l’unicità della 330 TR e il suo successo nella regina delle gare endurance, il reparto Tailor Made della casa di Maranello ha sviluppato, per un facoltoso cliente, una personalizzazione unica per la sua Ferrari Monza SP2, che combina la livrea “Rosso Magma” ai sedili in “Jeans Aunde Blue”, ricreando in tal modo la miscela cromatica della gemma storica del “cavallino rampante” che si impose in Francia. Il risultato profuma di grande raffinatezza, a tutti i livelli, e si innesta al meglio sulla Ferrari Monza SP2, che appartiene al concept “Icona”.
Ferrari Monza SP2: ascendenza nobile
Questa supercar a due posti secchi e senza tetto si ispira alle vetture “barchetta” degli anni romantici dell’automobilismo, che la casa di Maranello reinterpreta in chiave moderna, con uno stile affascinante e senza tempo, firmato da Flavio Manzoni, di cui, a mio avviso, rappresenta il fiore all’occhiello per armonia e purezza stilistica. L’esito degli sforzi progettuali è una vettura sportiva da sogno, che incanta con il fascino scultoreo dei suoi volumi.
La Ferrari Monza SP2, però, non è solo bellezza. Questa creatura in serie limitata offre contenuti altamente tecnologici e prestazioni di riferimento, giusto per chiarire di che pasta è fatta. Volete qualche dato? Eccovi serviti: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi, mentre i 200 km/h con partenza da fermo sono un ricordo dopo soli 7.9 secondi. La velocità massima supera i 300 km/h e questo, su un modello senza parabrezza, è straordinario. Ma i numeri raccontano solo in parte il quadro emotivo di un simile gioiello, capace di elargire sensazioni meravigliose, destinate a fissarsi per sempre nel cuore.
Opera d’arte di Maranello
Venuta alla luce nel 2018, insieme alla versione monoposto SP1, la Ferrari Monza SP2 è spinta da un motore V12 aspirato da 6496 centimetri cubi di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 810 cavalli (603 kW) a 8.500 giri al minuto. Questo propulsore deriva direttamente da quello della 812 Superfast, su cui, tramite l’ottimizzazione fluidodinamica dei condotti di aspirazione, è stato possibile raggiungere un livello di prestazioni ancora superiore. L’interesse suscitato da questa regina di Maranello è ipnotizzante, non solo per le forme da capolavoro d’arte e per il sound da orchestra sinfonica.
Si tratta di una preziosa fuoriserie, in serie speciale di 499 esemplari, dove si coglie una discendenza ideale dalle 750 Monza e 860 Monza. Sulla Ferrari Monza SP2, il posto del guidatore è separato da quello del passeggero, per il tramite di un vistoso tunnel centrale, perfettamente inserito nell’interpretazione stilistica complessiva. La vettura, destinata a una cerchia ristretta di clienti selezionati del “cavallino rampante”, è una fonte inesauribile di emozioni. Nata con questo spirito, ha pienamente colpito nel segno, elevandosi al rango di autentica icona di fascino e bellezza.
Scheda tecnica in sintesi della Ferrari Monza SP2
MOTORE
Tipo: V12 – 65°
Cilindrata totale: 6496 cm3
Potenza massima: 603 kW (810 cv) a 8500 giri/min Coppia massima: 719 Nm a 7000 giri/min
DIMENSIONI E PESI
Lunghezza: 4657 mm
Larghezza: 1996 mm
Altezza: 1155 mm
Peso a secco (**): 1500 kg (SP1), 1520 kg (SP2)
PRESTAZIONI
0-100 km/h: 2,9 secondi
0-200 km/h: 7,9 secondi
Velocità massima: >300 km/h
CONSUMI/EMISSIONI CO2
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(*) Con benzina 98 RON (**) Con contenuti opzionali di alleggerimento
Foto | Profilo Facebook Ferrari