La Ferrari 250 GTO è l’auto più costosa mai venduta all’asta. Alcuni degli esempi estremamente rari, che sono stati battuti all’asta negli ultimi anni, hanno guadagnato decine di milioni di dollari e pare che il più costoso sia stato valutato ben 80 milioni di dollari.
Con una tale somma oggi è possibile acquistare ogni modello attualmente realizzato da Ferrari, Lamborghini, McLaren, Porsche e Bugatti e probabilmente si avrebbe ancora qualche soldo per spenderlo in altri modi.
Ferrari 250 GTO: un esemplare da 70 milioni ha girato per le strade di Beverly Hills
Secondo il tribunale commerciale di Bologna, la 250 GTO è considerata una vera opera d’arte che non può essere riprodotta o imitata in alcun modo. In occasione del Rodeo Drive Concours d’Elegance tenutosi a Beverly Hills è stato guidato un esemplare del 1962 che ha un valore di circa 70 milioni di dollari e si presenta in condizioni praticamente perfette.
Con il sole che splendeva sul suo splendido corpo in rosso, ha letteralmente rubato la scena a qualsiasi altro veicolo che ha partecipato all’evento. E l’elenco includeva alcuni classici rari e costosi come la Maserati Tipo 61 Birdcage, la Lancia Stratos Zero, la Bugatti Type 57C, la Dual Ghia Convertible, l’Auburn Boattail Speedster Custom e la Packard Dual Cowl Phaeton.
Inoltre, al Rodeo Drive Concours d’Elegance hanno partecipato diverse celebrità al volante di alcune vetture rare. Fra queste spicca il nome di Jay Leno, noto conduttore e autore televisivo e comico statunitense. La Ferrari 250 GTO viene considerata la Ferrari per eccellenza ed è tuttora una delle vetture più ricercate e apprezzate dai collezionisti.
La denominazione 250 GTO deriva dalla cilindrata di ciascun cilindro in centimetri cubi del motore V12 da 3 litri e da Gran Turismo Omologata. Il progetto è stato sviluppato partendo da una 250 GT a passo corto. Lo sviluppo del veicolo fu affidato all’allora giovane ingegnere Mauro Forghieri e al carrozziere Sergio Scaglietti.
La versione definitiva della 250 GTO esordì alla 12 Ore di Sebring del 1962 e nascondeva sotto il cofano il motore V12 da 3 litri progettato da Gioachino Colombo con specifiche Testa Rossa.
Si trattava di un propulsore con due alberi a camme in testa per bancata, albero motore a sette supporti di banco ricavato da un blocco di acciaio pieno, pistoni Borgo a tre segmenti con rapporto di compressione di 9,6-9,7, accensione con due bobine e due spinterogeni posti nella parte posteriore del blocco e altro ancora.
La potenza finale era di 300 CV a 7500 g/min, con una potenza specifica dei 100 CV/litro. Accanto al powertrain della Ferrari 250 GTO fu installato un cambio a 5 marce.