L’Europa definirà la strategia di elettrificazione il 14 luglio a Bruxelles, secondo un sito francese. Le nuove normative sull’emissioni prevedranno una significativa riduzione di CO2 a carico delle case automobilistiche. In questo caso, le nuove regole ridurranno del 60% le emissioni medie dei parchi auto dei produttori operanti nell’Unione Europea, superiori a quanto concordato nel 2019.
Due anni fa era stato stabilito che entro il 2030 la riduzione sarebbe stata del 37,5% e del 100% nel 2035. In poche parole, le vendite di auto a benzina, diesel e ibride (comprese le ibride plug-in) cesseranno in Europa tra 14 anni.
Europa: il 2035 dovrebbe essere l’anno del passaggio definitivo agli EV
Per allora, alcuni paesi avranno interrotto già le vendite di auto tradizionali e persino delle ibride. Nulla dovrà circolare su strada a parte le vetture elettriche, persino i veicoli che si alimentano tramite GPL e metano. Tuttavia, l’idrogeno dovrebbe essere escluso in quanto viene usato solo nelle celle a combustibile.
Con le pressioni provenienti da Bruxelles, le case automobilistiche dovranno accelerare il processo di transizione verso l’elettrico e persino espandere l’elettrificazione in altre regioni così da compensare l’elevato investimento nel passaggio ai motori elettrici e alle batterie al litio. Alcune case automobilistiche, però, affermano che questo passaggio richiederà più tempo al di fuori dell’Europa, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina.
È probabile che paesi come Brasile e India impiegheranno molto di più e continueranno a sfruttare maggiormente l’etanolo. Per alcuni produttori di veicoli sarà molto difficile operare in questi nazioni con gamme costituite essenzialmente da veicoli elettrici, se non verranno attuate azioni da parte dei governi in relazione al passaggio agli EV.
In un recente articolo abbiamo riportato che le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa sono cresciute del 90% in Europa nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2030, secondo un report realizzato dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).
Questo si rispecchia anche nel calo registrato da benzina e diesel, pari al 19,1% e al 23,4%. Le ibride plug-in hanno registrato la crescita più importante (154%), con le ibride standard al secondo posto (+90%) e le full electric in terza posizione (+55%).