È noto che in Italia le infrastrutture destinate alla ricarica delle vetture elettriche, sempre più diffuse nel nostro Paese, siano ancora poco diffuse soprattutto per quanto riguarda la rete autostradale visto che oggi nei centri abitati la situazione sembra in netto miglioramento. La mancanza delle colonnine su quelle che sono le principali autostrade italiane è ancora una spina nel fianco di chi ha scelto di puntare sulle elettriche, ma ora qualcosa si muove e il contributo maggiore sembra verrà dato proprio da Enel X che al momento rappresenta il maggiore operatore del comparto.
A parlare di questa situazione è Federico Caleno, responsabile di e-Mobility Italia di Enel X, che al Motor Valley Fest ha ammesso: “il 30 giugno abbiamo inviato a tutti i concessionari un avviso per manifestare la nostra disponibilità a installare punti di ricarica sulle autostrade, ovvero nelle oltre 440 stazioni di servizio presenti sulla rete italiana”. Un chiaro interesse verso il comparto autostradale finora messo un po’ da parte. Di conseguenza la rete per la ricarica delle elettriche in autostrada dovrebbe subire presto interventi che vadano a rimpolpare la possibilità di ricaricare anche sulle lunghe distanze: una condizione che potrebbe risultare utile anche per l’incremento delle vendite delle elettriche.
La volontà è quella di coprire il maggior numero di chilometri possibile incrementando le colonnine di ricarica, anche rapida. Nel 2021 dovrebbero esserne installate già 130 e quindi 3mila entro il 2024. Le elettriche e le plug-in hybrid crescono e quindi c’è bisogno di agire.
Come aveva già discusso lo stesso Federico Caleno in precedenza in un’intervista apparsa su FormulaPassion.it, l’interesse è ampio: “lavoriamo con le istituzioni per cercare di semplificare e snellire le differenze tra ricarica pubblica e ricarica domestica. Stiamo sviluppando una rete di ricarica ad alta potenza fino a 350 kW che elimini qualsiasi barriera nella scelta di un’auto elettrica: si tratta di una sorta di hub con più punti, posti sulle direttrici ad alto scorrimento. L’obiettivo è quello facilitare i lunghi viaggi e non segregare l’elettrica al ruolo di seconda auto adatta solo al contesto urbano, sfruttando anche lo sviluppo di vetture che hanno sempre più autonomia e capacità di ricarica più elevate”.