Una delle poche buone notizie per i contribuenti, in un periodo di piena crisi economica e di emergenza sanitaria, riguarda le cartelle esattoriali e tutta l’operazione di Agenzia delle Entrate Riscossione che il governo ha deciso di continuare a congelare.
Proprio in funzione della grave situazione di oggi e proprio alla luce del fatto che si cerca di dare respiro a famiglie e persone messe in ginocchio in questi lunghi mesi di pandemia, il governo ha deciso di porre un freno alle attività di riscossione.
la domanda che molti si pongono adesso è se lo stop all’invio di cartelle esattoriali da parte dell’Inps riguardi anche le azioni esecutive del concessionario alla riscossione oppure le azioni cautelari sempre di Agenzia delle Entrate Riscossione (cioè quello che una volta era la Ritrimat e poi ancora, Equitalia).
Soprattutto sul fermo amministrativo le domande da parte dei contribuenti sono numerose e riguardano la voce che circola sul presunto sblocco delle auto assoggettate a fermo proprio in collegamento con lo stop ai servizi di riscossione. Per questo occorre fare una sintesi della situazione, specificando ciò che sta accadendo in modo tale che i contribuenti abbiano ben chiaro cosa si può e non si può fare e cosa il governo ha deciso di fermare temporaneamente e cosa invece no.
Sospensione cartelle e procedure esecutive, le novità
La sospensione delle cartelle esattoriali si estende anche alle procedure esecutive e cautelari, e dal momento che il fermo amministrativo rientra in questo campo, tutto sospeso. Lo stop deciso dal governo è in vigore fino alla fine di agosto. Fino alla data del 31 agosto, l’Agenzia delle Entrate riscossione oltre a non inviare le cartelle esattoriali, non potrà iscrivere nuovi fermi amministrativi.
Nuovi fermi abbiamo sottolineato, perché è assolutamente infondata la voce sul fatto che anche le auto già sottoposte a fermo adesso possono tornare a circolare fino al 31 agosto prossimo.
Il governo ha deciso per lo stop con il decreto legge n° 99 del 2021, precisamente con l’articolo n° 2 dello stesso decreto. Stop fino al 31 agosto per il concessionario alla riscossione che:
- Non potrà notificare nuove cartelle esattoriali;
- Non potrà avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione (fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti);
- Non potrà avviare operazioni di verifica di inadempienze.
In altri termini, vengono fermati i seguenti atti:
- Cartelle esattoriali;
- Avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle Entrate;
- Avvisi di addebito anche Inps;
- Atti di accertamento esecutivo Agenzie Dogane e Monopoli);
- Ingiunzioni di pagamento degli Enti Locali;
- Atti esecutivi emessi dagli enti locali.
Si sottolinea poi che i pagamenti che vengono di fato congelati, andranno pagati dopo lo stop ed entro il 30 settembre in soluzione unica.
Fermi amministrativi, cosa cambia adesso con lo stop imposto all’Agente di riscossione
Anche i nuovi fermi amministrativi quindi vengono congelati. Parliamo dell’atto che comunemente viene utilizzato dal concessionario alla riscossione come azione volta a persuadere il contribuente inadempiente e moroso, a provvedere a mettersi in regola. Con il fermo amministrativo, viene disposto il blocco di uno o più veicoli intestati al contribuente debitore.
E l’auto sottoposta a fermo non può di fatto circolare ed essere utilizzata nonostante il veicolo resti all’effettiva disposizione del contraente. Utilizzare il veicolo sottoposto a fermo amministrativo espone il trasgressore a pesanti sanzioni amministrative e pure accessorie, che possono portare al definitivo sequestro del veicolo.
Nessun nuovo fermo può adesso essere imposto dal concessionario alla riscossione. Ma questo vale per i nuovi provvedimenti e non per i vecchi. Infatti se l’auto è stata già assoggettata a fermo amministrativo, l’unico modo per sbloccarla è provvedere a pagare il debito, possibilità questa valida anche in questo periodo di sospensione. Infatti la via alternativa delle rate non cancella il fermo perché questo va via solo a debito estinto del tutto. È vero però che anche nel periodo di sospensione si può chiedere che l’auto venga sbloccata con un programma di dilazione del debito.
In questo caso ad essere sospeso è il provvedimento di fermo ma solo dopo aver ottenuto la dilazione e provveduto a pagare la prima rata del debito.
Infatti, anche nel periodo si sospensione Agenzia delle Entrate Riscossione tratterà le istanze di rateazione e le richieste di sblocco dei veicoli assoggettati a fermo per impellenti necessità lavorative.