La Ferrari F50 GT era una vettura davvero spettacolare, creata appositamente per rivaleggiare la leggendaria McLaren F1 GTR. Sfortunatamente, non è mai riuscita a completare la sua missione a causa delle modifiche al regolamento da parte della FIA, ma alla fine ne furono costruite tre unità. Nonostante non abbiano mai partecipato a una competizione ufficiale, l’auto da corsa è considerata tra le più capaci realizzate dal cavallino rampante.
A metà degli anni ‘90, la nuova BPR Global GT Series stava diventando sempre più popolare e molte case automobilistiche famose stavano interessandosi. Ferrari si è unita alla competizione con la F40 GTE, ma non poteva competere con la F1 GTR di McLaren con motore BMW che ha dominato la Classe GT1 nelle stagioni 1994 e 1995. La sportiva britannica era sulla bocca di tutti e considerata la migliore mai costruita.
Ferrari F50 GT: il trieste destino di una delle vetture più performanti realizzate a Maranello
Questo era inaccettabile per la casa automobilistica modenese che decise di costruire una vettura da corsa completamente nuova basata sulla F50, che allora era l’ultimo modello di punta. Dallara e Michelotto furono incaricati di trasformare la supercar stradale in una vera contendente per la GT1.
Il V12 aspirato F130B da 4.7 litri, derivato dal propulsore Tipo 036 della Ferrari 641 di Formula 1 del 1990, riusciva a sviluppare già una potenza di 520 CV di serie. Tuttavia, gli ingegneri lo modificarono ampiamente e alla fine riuscì a generare ben 750 CV fino a 11.000 g/min. Il propulsore è stato abbinato a una versione pesantemente modificata del cambio manuale a 6 velocità di serie che è stato rinforzato per gestire l’aumento di potenza e convertito in un cambio sequenziale.
La F50 GT ha ricevuto diverse modifiche alle sospensioni e implementato un impianto frenante maggiorato. La parte posteriore del monoscocca è stata ampiamente ridisegnata con due montanti in fibra di carbonio che sostenevano l’enorme alettone posteriore.
Anche la carrozzeria venne ampiamente aggiornata con l’implementazione di un tetto fisso leggero con una presa d’aria integrata che dirigeva l’aria fresca direttamente al motore e che ha sostituito l’hard top rimovibile standard. Sulla parte frontale sono stati implementati un paraurti modificato e un cofano con prese d’aria più grandi mentre sul retro un nuovo diffusore.
L’abitacolo già spartano della F50 fu spogliato di tutte le cose inutili
All’interno, l’abitacolo spartano della F50 è stato spogliato di tutto ciò che non era ritenuto necessario come aria condizionata, maniglie delle portiere, moquette e qualsiasi forma di isolamento. Il sedile conducente era stato sostituito da una versione Momo omologata dalla FIA mentre quello del passeggero venne rimosso. Altre modifiche riguardavano uno schermo con digitale montato dietro al volante al posto del quadro strumenti analogico.
Una volta completata, la prima Ferrari F50 GT è stata guidata sul circuito di Fiorano dal pilota ufficiale Nicola Larini che, secondo quanto riferito, ha registrato tempi sul giro più veloci di quelli ottenuti con il prototipo 333 SP.
Il piano di Ferrari prevedeva la consegna delle prime sei vetture a Scandia Racing e Ferrari Club Italia e ad altre squadre di corse sponsorizzate dalla fabbrica Momo Corsa. Tutti erano ansiosi di mettere le mani sulla vettura, ma sfortunatamente non accade.
L’acquisizione della BPR Global GT Series da parte della FIA portò diversi cambiamenti
Nella offseason del 1996, mentre la F50 GT era nelle fasi finali dello sviluppo, la FIA annunciò che avrebbe rilevato la BPR Global GT Series. I dirigenti credevano che, per rendere la competizione più eccitante e attirare nuovi produttori, dovesse essere rivista. La prima modifica fu il cambio di nome, passato in FIA GT Championship.
La cosa più importante, però, fu il cambiamento delle regole, le quali permettevano alle case automobilistiche, che gareggiavano nella Classe GT1, di costruire dei quasi prototipi basati su modelli di omologazione di 25 unità. Il nuovo regolamento portò alla nascita della Porsche 911 GT1 e della Mercedes-Benz CLK GTR.
Questa però non fu una bella notizia per Ferrari che decise di abbandonare la competizione e lo sviluppo della F50 GT in quanto non voleva spendere soldi per ulteriori sviluppi e poi perché era infuriata dei cambiamenti apportati. Dei sei esemplari previsti, soltanto tre sono stati completati e successivamente venduti a clienti accuratamente selezionati. Al cavallino rampante rimasero tre telai incompleti, ma ad oggi si sa poco di loro.
Alcuni sostengono che sono stati distrutti mentre altri smontati e i componenti venduti o riutilizzati. Anche se non ha mai partecipato a una gara ufficiale, la Ferrari F50 GT resta una delle auto da corsa più incredibili mai costruite a Maranello. Inoltre, è anche una delle Ferrari più rare in circolazione, lasciando a bocca aperta i fan del brand modenese nelle rare occasioni di comparsa in pubblico.