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Pratola Serra: ottime intenzioni per il futuro

Sembrano esserci buone notizie per lo stabilimento di Pratola Serra. Il sito campano dovrebbe essere coinvolto in un percorso che sarà annunciato a settembre

Pratola Serra
Pratola Serra

Sembrano esserci buone notizie per lo stabilimento Stellantis italiano di Pratola Serra. Secondo alcune indiscrezioni infatti il sito campano dovrebbe essere coinvolto in un percorso molto interessante che potrebbe essere annunciato già a settembre e che dovrebbe garantire proprio a Pratola Serra la produzione dei propulsori destinati alla sezione francese di Stellantis.

“Pratola Serra potrebbe produrre i motori per la parte francese. I rumors dicono questo e tra non molto, a settembre prossimo, ci potrebbe essere una convocazione ufficiale da parte di Stellantis per comunicare che la saturazione degli organici per i prossimi anni non è in discussione”, ha infatti ammesso il segretario provinciale della FISMIC, Giuseppe Zaolino.

Anche dalle parti di Pratola Serra si attendevano qualche novità derivante dalla scelta del possibile sito per la terza Gigafactory europea del Gruppo che invece troverà posto a Termoli. Grazie anche alla recente produzione di mascherine, Pratola Serra avrebbe voluto mettere in luce la forte capacità di adattamento alla produzione e una Gigafactory a queste latitudini avrebbe significato anche una concreta vicinanza con lo stabilimento di Melfi.

Giudizi positivi da più parti

“Lo stabilimento irpino poteva essere il candidato ideale per la rivoluzione elettrica e la produzione di batterie al Litio. Stellantis ha puntato su Termoli, ma siamo contenti ugualmente perché vuol dire che c’è un’attenzione particolare sui siti industriali italiani e del Mezzogiorno. E ben presto anche Pratola Serra sarà presa in considerazione”, ha proseguito Zaolino. Di certo il fatto di aver mantenuto il brevetto sul diesel fino al 2030 significa molto per Pratola Serra che nella gestione dei propulsori destinati ai veicoli commerciali può dire ancora la sua: proprio a Pratola Serra potrebbero quindi nascere i nuovi propulsori del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. “Pratola Serra raggiungerà i livelli di saturazione dell’impianto, ovvero 500mila motori, grazie a commesse che verranno dalla Francia. Sta per arrivare un’ondata di lavoro che potrebbe portare anche a nuove assunzioni. Non sono ottimista per natura, lo divento attraverso i ragionamenti. Quando matureranno certe informazioni, ne riparleremo, magari anche alla presenza di chi fa interrogazioni parlamentari”, ha aggiunto con grande convinzione Zaolino.

Nel frattempo giudizi molto positivi sono arrivati dal convegno “Quale futuro per lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra nel nuovo modello di mobilità”, organizzato dalla FIOM CGIL e dalle RSA dell’impianto irpino. Nell’occasione, Paolo Scudieri presidente di ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha ammesso: “Pratola Serra fa parte dell’identità Stellantis. Di solito, a quelle latitudini, si osserva il più religioso riserbo e segreto sulle strategie future. Ma io so che lo stabilimento irpino è particolarmente apprezzato e tenuto in considerazione dai vertici della multinazionale nata dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles. Sono quasi certo che l’azienda di Pratola possa avere un’identità per intraprendere quella svolta, quella tecnologia, semmai l’ibrido, che farà parte della mobilità del futuro”.

Insomma, per Pratola Serra si configura un futuro sicuramente interessante.

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