Una Ferrari Testarossa del 1990 sarà proposta all’asta da Mecum Auctions nella sessione di vendita di Monterey (California), in programma dal 12 al 14 agosto. Si tratta dell’esemplare con telaio ZFFSG17A8L0086186. Fra i suoi punti di forza una percorrenza di sole 23 mila miglia. L’auto, essendo una variante statunitense della “vecchia” ammiraglia di Maranello, gode della spinta di 380 cavalli, 10 in meno della versione europea, meno vincolata dalle norme antinquinamento.
Splendido l’abbinamento fra il rosso della carrozzeria e il color marrone chiaro dei pellami interni: la più classica combinazione per questo modello. L’esemplare proposto all’attenzione dei potenziali acquirenti ha le carte in regola per qualificarsi come un oggetto di collezione, nel senso più vero del termine. A suo favore gioca soprattutto il livello d’uso ridotto nel tempo. Mecum Auctions, insieme all’attuale proprietario, non ha fissato alcun prezzo di riserva, ma l’interesse verso la Ferrari Testarossa, cresciuto negli ultimi tempi, dovrebbe tenere abbastanza alto il valore del lotto in esame.
Quando si parla di tale vettura le pulsazioni cardiache si spingono a mille. Non potrebbe essere diversamente, visto che questa berlinetta a motore posteriore centrale è un’autentica icona. Negli anni 80 tutti gli appassionati avevano un suo poster in camera. Nata come erede della 512 BB, fece il suo debutto al Salone dell’Auto di Parigi del 1984. Fu amore a prima vista. Ancora oggi la Ferrari Testarossa fa sognare, col fascino dei suoi lineamenti, dovuti all’estro creativo di Pininfarina.
Ferrari Testarossa: un design unico
Lo specchio di coda e i 3/4 posteriore hanno raggiunto, su questa creatura, dei livelli di splendore che ancora oggi non sono stati eguagliati. Anche le altre prospettive d’osservazione regalano agli occhi un piacere assoluto. Qui si è al cospetto di una vera opera d’arte, dal carattere unico e irripetibile.
Quando era in listino, la Ferrari Testarossa era la supercar più ambita sul mercato: tutti ne volevano una. Tanti vip si misero in lista d’attesa, per coronare questo sogno automobilistico, che accomunava gente di tutte le latitudini ed estrazioni sociali. Per lei si scatenò un’autentica febbre, pienamente giustificata dal suo splendore estremo. La regina di Maranello era lo status symbol del suo periodo storico, perché degli acquirenti svelava le possibilità economiche, indubbiamente grandi, ma anche un certo modo di pensare e di interpretare la vita. Di notevole fascino anche il suo abitacolo, lussuosamente rifinito.
Molti ricordano le imprese della Ferrari Testarossa nel mondo del cinema, in particolare nella serie televisiva statunitense di Miami Vice. Fra i punti di forza del modello, anche la capacità di regalare emozioni da sogno. Viene naturale la connessione con il sound del motore 12 cilindri a V di 180 gradi da 4942 centimetri cubi, capace di inebriare persino un direttore d’orchestra, abituato alle musicalità più raffinate.
Un’auto dal carattere unico e distintivo
Come dicevamo, nella sua veste iniziale la Ferrari Testarossa erogava una potenza massima di 390 cavalli, ma l’arrivo del catalizzatore la fece scendere a 380 cavalli. Notevoli le performance in relazione a quel periodo storico: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.8 secondi, da 0 a 1000 metri in 24.1 secondi, velocità massima superiore ai 290 km/h. Questa supercar piacque anche all’avvocato Gianni Agnelli, per il quale la casa di Maranello produsse un esemplare unico in versione spider. Dopo di lei giunsero sul mercato la 512 TR e la F512 M, sue evoluzioni prima del congedo, che lasciò spazio alla nuova 550 Maranello a motore anteriore arretrato.
Un nuovo capitolo si aprì nella storia del “cavallino rampante“, ma la Ferrari Testarossa continua ad essere rimpianta, per il suo carisma straordinario. Grande la sua elasticità di marcia, sublimi ed indimenticabili i suoi allunghi, accompagnati da un sound che dà piena ragione al maestro Herbert von Karajan, convinto che l’armonia musicale espressa da un dodici cilindri di Maranello non possa essere interpretata da nessun direttore d’orchestra.
La forza dirompente del carattere espressivo della Ferrari Testarossa entra nel cuore dalla porta principale, per fissarsi all’interno in modo permanente. Stiamo parlando di un autentico capolavoro e qui non si abusa di un termine a volte inflazionato. Si tratta di una supercar dal valore iconico, entrata a pieno titolo nella storia della casa di Maranello e dell’intero comparto automobilistico. Ora qualcuno potrà coronare il sogno di mettere in garage l’esemplare, con pochi chilometri all’attivo, messo in vendita da Mecum Auctions a Monterey nel mese di agosto.