Comprendere l’efficacia dell’elettrico per un costruttore come Jeep non è sicuramente immediato, ma all’interrogativo ha provato a rispondere il CEO di Jeep Christian Meunier nell’occasione dell’ottantesimo anno dalla stipula del contratto fra il Governo statunitense e la Willys-Overland per la fornitura di un veicolo militare adatto ad ogni evenienza che aprì la strada alle mitiche fuoristrada a marchio Jeep (ne abbiamo parlato bene qui): “la gente ci fa molte domande sull’elettrico e su come questo si adatta a Jeep. La risposta è che lo abbiamo scoperto noi stessi mano a mano che ci lavoravamo sopra ed è che si tratta di un’accoppiata perfetta! Perché ci permette tante cose, inclusa la celebrazione del nostro DNA, che si basa sullo spirito di libertà e di avventura, che diventano massime quando ti puoi muovere nella natura senza emettere un grammo di CO2 e nel silenzio”, ha ammesso Meunier.
Nel futuro di Jeep c’è ovviamente l’elettrico che si fa sempre più spazio rappresentando una scelta assolutamente obbligata, come già sta accadendo per tutti i costruttori. Tuttavia l’approccio all’elettrico, secondo Christian Meunier, fornisce anche ottimi vantaggi dal punto di vista tecnico grazie alla possibilità di integrare facilmente la distribuzione su ogni singola ruota e grazie alla erogazione praticamente immediata in termini di coppia.
Il traguardo principale è ragionare sulla possibilità di cominciare a fornire una Jeep completamente elettrificata già entro il 2025. A confermarlo è lo stesso Meunier: “entro il 2025 potremo offrire una Jeep a zero emissioni, totalmente elettrica, per ogni segmento del mercato delle Suv e stiamo accelerando tutti i programmi di sviluppo di questi prodotti per arrivare puntuali a questa scadenza”. Le normative giocano quindi la parte principale della partita, ma la volontà di fare di ogni necessità virtù appare fondamentale traducendo in vantaggi tangibili ogni funzionalità specifica dei veicoli a marchio Jeep rimanendo comunque fortemente coerenti col profilo identitario del marchio.
L’importanza degli affezionati
Ma un marchio come Jeep può contare su una forte rappresentanza di appassionati che amano da sempre l’off-road e le vetture adatte per poterlo praticare nel migliore dei modi. “Il nostro marchio è una community di persone appassionate. E non soltanto negli USA. Abbiamo mille fan club a livello globale con più di un milione e mezzo di membri, 25 milioni di follower su Facebook e Instagram, e tutti molto coinvolti. Per questo il nostro modo di intendere l’elettrificazione è unico: non si tratta semplicemente di aggiungere l’elettrico come una forma di propulsione. Abbiamo lavorato con i nostri ingegneri per fare del sistema di trazione integrale elettrica 4xe il nuovo schema di trasmissione 4×4 Jeep”, ha aggiunto Meunier facendo intendere che il nuovo corso intrapreso da Jeep non andrà a modificare l’appeal per quei modelli iconici ma piuttosto sarà in grado di renderli “più divertenti da guidare, più entusiasmanti. E poi apre nuove possibilità sul piano del design, liberando spazio per persone e bagagli o attrezzature, per esempio utilizzando il volume che si rende disponibile all’anteriore per l’assenza del termico, e consentendo sbalzi ancora più corti”.
La percentuale di elettrificazione per Jeep dovrà quindi crescere, tanto che secondo il CEO del marchio dovrebbe raggiungere nel 2025 “il 70%delle nostre vendite globali, sebbene in Europa è lecito attendersi una percentuale più elevata, sarà elettrificato, tra BEV e ibrido. Questa è la nostra previsione, ma ovviamente dipenderà molto dalla velocità della transizione all’elettrico nel continente europeo e in quello americano, dallo stato della rete di ricarica e dalle politiche governative. Noi, in ogni caso, saremo pronti a rispondere a qualsiasi cosa accadrà, accelerando la penetrazione dell’elettrico nella nostra offerta di prodotti, a cominciare con le ibride 4xe: alle Renegade e Compass, lanciate già lo scorso anno, si affianca ora la Wrangler, a cui si aggiungerà la Grand Cherokee dall’inizio del prossimo anno. Quel che ci conforta è che in un lasso di tempo molto breve Compass e Renegade 4xe hanno dimostrato un buon successo in Europa e si sono affermate come le migliori SUV a basse emissioni in Italia. Nel 2025 faremo il nostro ingresso anche nel redditizio segmento premium con un modello a zero emissioni, la Wagoneer”, ha concluso Meunier parlando con Quattroruote. Le prospettive sono ampie e sicuramente di ampia portata per un brand che negli ultimi anni ha messo in pratica valori di crescita importantissimi.