La Targa Florio è stata una delle corse automobilistiche più esaltanti di tutti i tempi, un’icona del motorsport. Questa gara, voluta e organizzata da don Vincenzo Florio, seppe richiamare in Sicilia il meglio dell’automobilismo mondiale. Anche per tale ragione, un successo sulle strade dell’isola valeva quasi quanto un campionato. Alfa Romeo è salita dieci volte sul gradino più alto del podio della sfida isolana. Solo Porsche ha fatto meglio, con undici vittorie, mentre la Ferrari, terza in classifica, si è dovuta “accontentare” di sette sigilli.
La casa del “biscione”, quindi, ha fissato per bene il suo nome nell’albo d’oro della “Cursa”, andata in scena 61 volte, dal 1906 al 1977, quasi senza interruzioni, fatta eccezione per le parentesi belliche. Nel 1957 un’edizione insolita, disputata con la formula della regolarità turistica, per non sopprimere la gara nell’anno in cui la Mille Miglia fu funestata dal drammatico incidente occorso al pilota spagnolo Alfonso de Portago, che piombò sul pubblico per lo scoppio di uno pneumatico. La Targa Florio si è svolta anche sulle strade del Giro di Sicilia e del Parco della Favorita, ma il suo nucleo pulsante sono state quasi sempre le Madonie, oasi di bellezza in provincia di Palermo.
Targa Florio: una sfida che Alfa Romeo ha superato a testa alta
Il tracciato più noto della Targa Florio è il Piccolo Circuito delle Madonie, nei cui 72 chilometri si sono scritte pagine leggendarie di motorsport, ma la sfida di don Vincenzo Florio si è disputata anche su percorsi più lunghi, come il Medio e il Grande Circuito, utilizzato pure nell’edizione iniziale. I tre itinerari agonistici condividevano una quota del percorso e del mutevole scenario operativo.
Si andava dal mare alle montagne, con continui cambiamenti nel taglio planimetrico e altimetrico. Anche i coefficienti di aderenza e le dinamiche climatiche erano variabili. Un quadro difficile, adatto solo ai piloti più abili, che sapevano domare con maestria le infinite insidie di quelle strade, in cui la sola certezza era l’abbraccio caloroso del pubblico, specie se si indossavano i colori giusti, come quelli dei marchi italiani.
In questi scenari, dove anche gli alberi sono pregni di passione motoristica, Alfa Romeo ha firmato delle vittorie entrate nella leggenda. Prima di elencarle, con l’ordine dei primi tre al traguardo, corre il dovere di segnalare anche la partecipazione di Enzo Ferrari, a più edizioni della corsa, al volante di vetture del “biscione”. Ricordiamo il secondo posto ottenuto dal Drake nella Targa Florio del 1920, su un’Alfa Romeo 40/60 HP, con cui segnò anche il giro più veloce in gara, e il suo impegno del 1923 su una prestigiosa Alfa Romeo RL (auto di cui ci siamo occupati in un precedente post), che però si chiuse per lui con un incidente, per fortuna senza conseguenze.
Elenco dei successi Alfa Romeo alla Targa Florio
Targa Florio del 1923: la prima vittoria
Il primo successo è come il primo amore: non si scorda mai. Nel 1923 l’Alfa Romeo ottiene questo risultato in Sicilia, con il concorso di situazioni di gara favorevoli. Sul gradino più alto del podio finisce Ugo Sivocci, ma il giro più veloce è del compagno di squadra Antonio Ascari.
15 aprile – 4 giri del Medio Circuito Madonie (lunghezza giro 108 km)
1 – Ugo Sivocci – Alfa Romeo RL 3200 (3154 cm³) – 7h 18’00″2 – media km/h 59,177
2 – Antonio Ascari – Alfa Romeo RL 3000 (2994 cm³) – a 2’52″2
3 – Ferdinando Minoia – Steyr 11 6 cilindri 4000 – a 14’40″2
Targa Florio del 1930: la seconda vittoria
Bugatti viene da una scia di cinque successi consecutivi alla Targa Florio e punta a ripetersi, ma l’Alfa Romeo, con la P2, scende in pista con l’intenzione di bloccare la serie. L’impresa riesce alla casa del “biscione”, che si impone con Achille Varzi, davanti a Louis Chiron, secondo su un’auto di Molsheim.
4 maggio – 5 giri del Medio Circuito Madonie (lunghezza giro 108 km)
1 – Achille Varzi – Alfa Romeo P2 (1987 cm³) – 6h 55’16″6 – media km/h 78,019
2 – Louis Chiron – Bugatti Type 35 B (2261 cm³) – a 1’49″0
3 – Carlo Alberto Conelli – Bugatti Type 35 B (2261 cm³) – a 7’56″4
Targa Florio del 1931: la terza vittoria
L’Alfa Romeo ci prende gusto e torna a ripetersi, mettendo due sue auto in testa alla classifica finale della gara, andata in scena questa volta sul Grande Circuito delle Madonie. Decisivo il giro finale, in un quadro meteo avverso, che rende difficile la marcia di Varzi e della sua Bugatti senza parafanghi. Vince il mitico Tazio Nuvolari.
10 maggio – 4 giri del Grande Circuito Madonie (lunghezza giro 146 km)
1 – Tazio Nuvolari – Alfa Romeo 8C 2300 (2336 cm³) – 9h 00’27″0 – media km/h 64,834
2 – Mario Umberto Borzacchini – Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport (1752 cm³) – a 2’17″0
3 – Achille Varzi – Bugatti Type 51 (2261 cm³) – a 7’26″8
Targa Florio del 1932: la quarta vittoria
Prosegue la scia vincente dell’Alfa Romeo, che guadagna il terzo successo consecutivo nella sfida di don Vincenzo Florio. Onori della gloria, ancora una volta, per il “mantovano volante” Tazio Nuvolari, primo al traguardo davanti al compagno di squadra Borzacchini. Bugatti si deve accontentare del terzo posto.
8 maggio – 8 giri del Piccolo Circuito delle Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Tazio Nuvolari – Alfa Romeo 8C 2300 Monza (2336 cm³) – 7h 15’50″6 – media km/h 79,296
2 – Mario Umberto Borzacchini – Alfa Romeo 8C 2300 Monza (2336 cm³) – a 5’39″2
3 – Louis Chiron/Achille Varzi – Bugatti Type 51 (2261 cm³) – a 19’30″0
Targa Florio del 1933: la quinta vittoria
Ormai il gradino più alto del podio sembra una prerogativa della casa del “biscione”, che mette a segno una memorabile tripletta sui 72 chilometri del Piccolo Circuito delle Madonie. Tre Alfa Romeo 8C 2300 davanti a tutti, con Brivio primo, Balestrero secondo e Carraroli terzo sulla linea di arrivo.
28 maggio – 7 giri del Piccolo Circuito delle Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Antonio Brivio – Alfa Romeo 8C 2300 Monza (2336 cm³) – 6h 35’03″2 – media km/h 76,336
2 – Renato Balestrero – Alfa Romeo 8C 2300 (2336 cm³) – a 20’46″4
3 – Guglielmo Carraroli – Alfa Romeo 8C 2300 Monza (2336 cm³) – a 32’38″8
Targa Florio del 1934: la sesta vittoria
Ancora una volta l’Alfa Romeo detta legge, complice anche il maltempo e la scarsa concorrenza. Su dodici vetture partite dalle tribune di Floriopoli, ne arrivano sette al traguardo. Sono tutte della casa del “biscione”: un monopolio assoluto. La vittoria va ad Achille Varzi.
20 maggio – 6 giri del Piccolo Circuito Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Achille Varzi – Alfa Romeo Tipo P3 2900 (2905 cm³) – 6h 14’26″8 – media km/h 69,222
2 – Nando Barbieri – Alfa Romeo 8C 2600 Monza (2557 cm³) – a 12’47″4
3 – Costantino Magistri – Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport (1752 cm³) – a 25’35″8
Targa Florio del 1935: la settima vittoria
Il 1935 è l’anno della sesta vittoria consecutiva di Alfa Romeo, che mette a segno una splendida sequenza. I bolidi del “biscione” schierati dalla Scuderia Ferrari guadagnano i due gradini più alti del podio, con Antonio Brivio davanti a Louis Chiron, entrambi su una Tipo P3. Altra macchina italiana al terzo posto: la Maserati di Barbieri.
28 aprile – 6 giri del Piccolo Circuito Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Antonio Brivio – Alfa Romeo Tipo P3 2900 (2905 cm³) – 5h 27’29″0 – media km/h 79,149
2 – Louis Chiron – Alfa Romeo Tipo P3 3200 (3165 cm³) – a 6’52″6
3 – Ferdinando Barbieri – Maserati 4 CM 1500 (1496 cm³) – a 18’28″6
Targa Florio del 1950: la ottava vittoria
Questa volta Alfa Romeo vince la sfida lungo il percorso del Giro di Sicilia, con il supporto della fortuna. Sull’esito della gara pesano infatti i ritiri e i guai tecnici di molte Ferrari, che sembravano proiettate verso il successo. Alla fine è la casa milanese ad aggiudicarsi la gara, dopo 15 anni di astinenza.
2 aprile – Giro di Sicilia (lunghezza percorso 1080 km)
1 – Mario Bornigia/Franco Bornigia – Alfa Romeo 6C 2500 Competizione (2443 cm³) – 12h 26’33” – media km/h 86,794
2 – Inico Bernabei/Tullio Pacini – Ferrari 166 MM Touring (1995 cm³) – a 11’32”
3 – Stefano La Motta/Gino Alterio – Ferrari 166 S coupé Allemano (1995 cm³) – a 26’32”
Targa Florio del 1971: la nona vittoria
In una edizione sfortunata per la Porsche, Alfa Romeo consegue con merito un’altra vittoria alla Targa Florio: la nona in Sicilia. Sul gradino più alto del podio, insieme a Toine Hezemans, finisce l’idolo di casa Nino Vaccarella, già vincitore della gara nel 1965, con una Ferrari 275 P2. Facile immaginare l’entusiasmo del pubblico.
16 maggio – 11 giri del Piccolo Circuito Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Nino Vaccarella/Toine Hezemans – Alfa Romeo 33/3 (2993 cm³) – 6h 35’46”2 – media km/h 120,055
2 – Andrea De Adamich/Gijs Van Lennep – Alfa Romeo 33/3 (2993 cm³) – a 1’11″7
3 – Richard Attwood/Joakim Bonnier – Lola-Ford Cosworth T212 (1790 cm³) – a 24’19″0
Targa Florio del 1975: la decima vittoria
Ancora una vittoria per Alfa Romeo sul Piccolo Circuito delle Madonie. Ad imporsi, in modo vigoroso, la 33TT12 di Nino Vaccarella e Arturo Merzario. Per il primo dei due è il terzo successo nella sfida di casa: un primato festeggiato con grande affetto dal pubblico siciliano, che stringe in un abbraccio ideale l’idolo di casa.
20 luglio – 8 giri del Piccolo Circuito Madonie (lunghezza giro 72 km)
1 – Nino Vaccarella/Arturo Merzario – Alfa Romeo 33TT12 (2995 cm³) – 4h 59’16″7 – media km/h 115,464
2 – Armando Floridia/Eugenio Renna – Chevron-Ford Cosworth B26 2000 – a 19’30″7
3 – Raffaele Restivo/Alfonso Merendino – Porsche Carrera 911 RSR (2993 cm³) – a 21’51″4