La convention del noto giornalista, direttore e presentatore televisivo Nicola Porro, è stato teatro di un intervento del candidato sindaco di Torino per il Centrodestra, Paolo Damilano. A Torino si cambia amministrazione comunale e come è inevitabile che sia vista l’importanza che hanno per il Piemonte intero, gli Stabilimenti Fiat e Maserati di Stellantis, la campagna elettorale si svolge anche sulle problematiche delle fabbriche del colosso dell’Automotive nato dalla fusione di FCA con PSA.
Ed il candidato sindaco di Centrodestra per la città capoluogo di Regione in Piemonte, non ha lesinato frecciate e attacchi all’attuale amministrazione proprio sulla gestione del caso Stellantis, che ricordiamo, in Piemonte, viene da quella autentica doccia fredda della sconfitta della candidatura di Mirafiori a sede della prima fabbrica di batterie per veicoli elettrici in Italia, dell’azienda.
“A Torino decisioni prese da altri, in futuro non sarà così”, questo lo slogan di Damilano
Come riporta anche la Stampa di Torino, Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino in forza al Centrodestra, ha attaccato l’attuale classe dirigente cittadina, rea di non aver preso parte alle decisioni che tra le altre cose hanno portato la Gigafactory a prendere la via del Molise e dello stabilimento Stellantis di Termoli e non quella di Mirafiori a Torino.
Non esiste solo Stellantis, questo il messaggio di Damilano
“Torino è stata viziata e abituata che le decisioni venissero prese da altri, in futuro dovrà prendere decisioni e farsi conoscere nel mondo”, così ha iniziato l’intervento Paolo Damilano che ha anticipato alcune sue iniziative che potrebbero diventare realtà ad elezioni vinte, cioè se davvero diventerà dindaco della città capoluogo di Regione in Piemonte.
Damilano, che è un imprenditore, è intervenuto ad una convention organizzata a Bari da Nicola Porro, e le sue parole sono arrivate fino alla città dove si è candidato primo cittadino con il sostegno del Centrodestra.
“Noi le idee le abbiamo chiare ed è il motivo per cui cercheremo di capire insieme al presidente Draghi quali sono le prospettive della politica industriale italiana applicata al Piemonte. Noi non abbiamo bisogno di elemosine o di risarcimenti, bisogna venire qui perché conviene venire” sono queste le dichiarazioni del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, rilasciate a margine del summit del 13 luglio scorso con gli ex Presidenti della stessa Regione, quelle che hanno spinto Damilano a lanciare una autentica frecciata alla attuale classe dirigente piemontese.
“Io non voglio più firmare lettere, ma dossier. È previsto un dossier da inviare a tutti, anche a Stellantis. Noi dobbiamo aprirci al mondo come FIAT si è aperta al mondo. Stellantis è sicuramente un interlocutore privilegiato per la sua storia, ma non è l’unico. Noi dobbiamo essere pronti ad accogliere tutti”, queste le parole di Damilano che prende le distanze da Stellantis, asserendo che nel Mondo non c’è solo quella che una volta era solo FCA. Come dire, se Stellantis non considera Torino, allora si valutano altre strade, soprattutto alla luce del fatto che adesso, con la crisi economica e pandemica, e con i soldi del Next Genration EU e quindi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Premier Mario Draghi, le opportunità potrebbero essere molteplici.
“Abbiamo vissuto un periodo terribile e tragico. La nostra generazione non si sarebbe mai aspettata di dover affrontare un periodo così di grande difficoltà. Credo che si scrive ripartenza, ma si deve leggere grande opportunità. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni ci saranno veramente grandi opportunità. Torino è una città grande e industriale che ha tantissime opportunità per poter riprendere il proprio ruolo a livello internazionale”, così ha chiuso il suo intervento Damilano, non prima di aver tirato una netta frecciata anche a Stellantis, con un eloquente: “ Stellantis è stata viziata e abituata che le decisioni venissero prese dagli altri. È cronaca degli ultimi giorni. Il futuro sarà più una Torino che dovrà prendere decisioni e andare a farsi conoscere nel mondo”