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Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957 all’asta Sotheby’s di Monaco

Chiamarla d’epoca sarebbe banale, chiamarla mitica non renderebbe perfettamente l’idea perché la Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957 ‘Tour de France’ è realtà. Forte della sua bellezza e dei suoi trionfi in gara, protagonista del periodo compreso tra il 1956 ed il 1959, potrebbe far parlare ancora molto di sé nel 2018.

Grande carisma e carattere da vendere, difatti sarà venduta o, meglio, battuta all’asta RM Sotheby’s di Montecarlo (Monaco) il prossimo 12 maggio.

Sono state prodotte soltanto 72 copie di Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957 e l’esemplare che andrà all’asta molto presto a Montecarlo è stato stimato da Sotheby’s tra i 7 ed i 9 milioni di euro. A fine asta, l’importo potrebbe, però, superare la stima massima per via della grande richiesta di Ferrari d’epoca ma, soprattutto, per l’esclusività di questo modello. Ciò significa che potrebbe rivelarsi l’auto d’epoca più costosa del 2018.

 

 

Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957: caratteristiche di questo esemplare

L’esemplare che verrà conteso all’asta di Montecarlo il 12 maggio 2018 rappresenta la quindicesima delle 17 copie prodotte nella carrozzeria del 1957. Dispone di tre prese d’aria laterali e fari coperti per una migliore aerodinamica. Dalla fine del 1957, il motore era equipaggiato con alberi a camme da competizione (tipo 130) e pistoni ad alta compressione. A partire dal 2 gennaio 1958, il motore fu terminato e testato sul banco di prova due giorni dopo. In quella data, fu confermata la sua potenza: 261,7 CV a 7200 rpm. Il cambio derivò anche da questioni di competizione, essendo associato ad un differenziale autobloccante. Le finestre avevano aperture scorrevoli e 3 spazzole tergicristallo sul parabrezza e fu sostituito da un deflettore sul cofano.

 

Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957: tutti gli uomini della sua vita

La 250 GT fu venduta al pilota tedesco Wolfgang Seidel, noto all’epoca come ‘Orso d’Oro’, che ha gareggiato con una 250 TR della Scuderia Ferrari nel 1958.

Nel 1964, la bella rossa passò ad altri proprietari, sempre tedeschi; Manfred Ramminger, prima, ed uno  studente di nome Manfred Mahnke, poi. 

Due anni dopo, passò nelle mani di Gary Schmidt, militare americano nonché professore presso le basi aeree tedesche. Il motore è stato ricostruito in un’officina svizzera con il supporto della Ferrari. Nel 1973, la Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957 fu venduta a Christer Mellin il quale commissionò un restauro accurato di questo esemplare con pezzi di fabbrica che, spesso, cercò direttamente a Maranello. Ci sono voluti circa 20 anni per completare il processo di restauro cercando di mantenere il più possibile il corpo originale, come anche i materiali ed i componenti. Il lavoro di restauro fu completato applicando una finitura metallica con una fascia nera sul cofano, simile a quella che Seidel aveva applicato nel 1959.

Nel 1997, la 250 GT fu venduta da Mellin all’attuale proprietario, che cercò di conservare in ottimo stato questo esemplare. Di recente, il telaio 0879 GT è stato autenticato dalla Ferrari Classic che ha confermato la presenza del V12 originale come la serie e il cambio dell’asse posteriore.

La Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 1957 resta una delle poche Ferrari da competizione anni ’50 a mantenere integri i suoi componenti d’origine.

 

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