Fiat è una delle case automobilistiche operanti in Brasile ad essere state colpite dalla mancanza di componenti elettronici per l’assemblaggio dei veicoli. Nelle scorse ore, il marchio di Stellantis ha confermato di aver interrotto un turno nello stabilimento di Betim, presente nella regione metropolitana di Belo Horizonte (MG).
La sospensione parziale della produzione è iniziata lunedì 2 agosto e durerà per 10 giorni. Gli operai torneranno in attività il 13, quando riprenderanno i tre turni di produzione. Fiat ha affermato che questa interruzione è necessaria per adeguare la produzione alla disponibilità di semiconduttori. Tuttavia, ha precisato che l’impatto sulla stessa sarà limitato.
Fiat: lo stop della fabbrica di Betim durerà 10 giorni
A Betim vengono prodotti diversi veicoli molto importanti per il mercato brasiliano, quali Mobi, Uno, Argo, Strada, Grand Siena e Doblò. Soltanto il pick-up Toro non sarà interessato in quanto viene assemblato nella fabbrica Jeep presente a Goiana (Pernambuco) dato che condivide la stessa piattaforma con Renegade e Compass.
Nonostante l’interruzione di un turno, la situazione di Fiat è migliore rispetto alla maggior parte dei suoi competitor che hanno dovuto sospendere completamente l’operatività dei propri impianti. Renault è stata la più recente in quanto da lunedì 2 ha fermato completamente la produzione a São José dos Pinhais (PR).
La mancanza di componenti elettronici ha già colpito otto case automobilistiche e 14 fabbriche in Brasile, come dimostrato da Auto Forecast Solutions (AFS). Ciò ha portato a riduzioni o stop nelle linee di 41 modelli, con perdite complessive di 220 fino alla fine di luglio. Sommando tutti i tempi di inattività, AFS stima una perdita equivalente a 270 giorni di funzionamento.
Tra tutti i produttori colpiti dalla carenza di microchip c’è anche General Motors, con lo stabilimento di São Caetano do Sul (dove vengono prodotti Tracker, Joy, Joy Plus e Spin) che resterà fermo per due mesi mentre il sito di Gravataí (RS) è fermo da marzo e dovrebbe tornare a produrre dal 16 agosto, dopo un periodo di cinque mesi e mezzo di sospensione.