Le auto sportive scoperte dell’eccellenza Made in Italy più entusiasmanti del momento portano tutte il “cavallino rampante” sul cofano. Sono le Ferrari SF90 Spider, 812 Competizione A ed F8 Spider. Queste splendide creature regalano l’opportunità di vivere en plein air le emozioni dei rispettivi modelli chiusi, anche se con un leggero dazio in termini di peso. L’aggravio incide in qualche modo sulle loro dinamiche, ma è quasi impercettibile su strada, dove il piacere di un viaggio serale, nel cuore dell’estate, col tetto abbassato compensa abbondantemente qualche decimo di secondo lasciato per strada.
Sono tre auto sportive di grande purezza, allineate in modo magnifico al DNA del marchio. Le loro prestazioni solo al vertice, come il loro fascino. Ciascuna ha una specifica personalità, ma le lega il fil rouge del rispetto della filosofia del “cavallino rampante“.
La Ferrari SF90 Spider è una supercar ibrida, a motore centrale posteriore, che fissa i nuovi riferimenti per potenza e prestazioni. La 812 Competizione A declina in versione aperta le credenziali della vigorosa coupé di cui prende il nome, con un V12 aspirato disposto all’anteriore che suona come un violino. La Ferrari F8 Spider chiude la tradizione dei V8 esclusivamente termici della casa di Maranello e lo fa nel migliore dei modi. Tre identità diverse, tre sogni pazzeschi, con uno spirito in comune. Lo spirito Ferrari. Scopriamole più da vicino.
Ferrari SF90 Spider: 1000 cavalli di razza emiliana
Questa è la supercar spider più potente di sempre della gamma commerciale del “cavallino rampante”. Si tratta della prima vettura ibrida con tetto rigido ripiegabile (RHT) della line-up Ferrari. Qui le emozioni della guida en plein air trovano la loro sublimazione. Il look, anche da chiusa, migliora quello della SF90 Stradale e non è una cosa ricorrente per le auto scoperte. Le alchimie stilistiche, infatti, si svolgono meglio nell’area del lunotto, più snella e meno tormentata che sulla coupé. La Ferrari SF90 Spider è un gioiello tecnologico, dove sono affrontati al meglio tutti i temi legati alla dinamica del veicolo.
I tecnici della casa di Maranello si sono giovati del loro invidiabile know-how per confezionare un prodotto di riferimento, con performance fuori dal comune. Le prestazioni sono appena inferiori quelle della versione chiusa, a causa del peso più alto, ma sono compensate dal piacere della guida a cielo aperto. L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 2.5 secondi, mentre dopo 7 secondi dalla partenza da fermo i 200 km/h sono già un ricordo. Sul fronte della velocità massima ci si spinge a quota 340 km/h.
Il tempo sulla pista di Fiorano, di 1’19″5, ne fa la scoperta di serie più veloce di sempre del “cavallino rampante” in quel contesto. La spinta fa capo una power unit da 1000 cavalli. Il cuore principale è rappresentato da un motore endotermico biturbo V8 da 4 litri di cilindrata, che eroga la bellezza di 780 cavalli. Da qui giungono le sue melodie meccaniche, degne della tradizione del marchio. Al propulsore a combustione interna si affiancano tre unità elettriche da 220 cavalli complessivi.
Anche sulla Ferrari SF90 Spider viene proposto l’Assetto Fiorano, che si differenzia dall’allestimento standard per una serie di contenuti esclusivi, orientati a un quadro prestazionale ancora migliore. Il pacchetto tecnico di questa “rossa” si giova del cambio DCT a 8 rapporti con Ediff, dell’assale anteriore RAC-e dotato di due macchine elettriche indipendenti, dell’unità MGUK posizionata tra motore e cambio. Notevole la cura aerodinamica del modello, non solo nell’ottica della deportanza e dell’ottimizzazione dei flussi nel vano motore, ma anche in funzione del bisogno di minimizzare le turbolenze e le rumorosità aerodinamica a tetto aperto. Il risultato è al top, come da tradizione.
812 Competizione A: un motore aspirato pazzesco
La Ferrari 812 Competizione A (ossia Aperta) è un’auto in tiratura limitata che miscela al meglio il piacere delle performance estreme a quello della guida en plein air, con la colonna sonora più bella che si possa desiderare. A produrla ci pensa il motore aspirato stradale più potente mai prodotto dalla casa di Maranello, che si spinge fino alla soglia dei 10 mila giri. Si tratta di un V12 da 6.5 litri che sviluppa la bellezza di 830 cavalli, grintosi come solo gli uomini del “cavallino rampante” sanno allevarli.
Il risultato di tanto vigore energetico sono delle prestazioni di altissimo livello, paragonabili a quelle della versione chiusa. Quest’ultima accelera da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.5 secondi. La velocità massima supera quota 340 km/h mentre un giro della pista di Fiorano viene completato in appena 1’20”. La Ferrari 812 Competizione A dovrebbe avvicinarsi molto alle cifre della coupé, con un comportamento dinamico paragonabile, nonostante il peso un po’ più alto. Dalla sua la versione scoperta ha vantaggio della guida a cielo aperto, spesso impagabile.
I 599 clienti di questa supercar in tiratura limitata avranno di che deliziarsi nelle loro uscite, ma anche una semplice visita al garage, per dare un’occhiata alle sue splendide forme, sarà altamente benefica per l’apparato emotivo. Il merito è delle linee disegnate da Flavio Manzoni, che ha fatto un ottimo lavoro. Se avete tanto denaro e vi è venuta la voglia di comprarla, sappiate che per voi resta una sola strada: quella del mercato dell’usato. Il modello, infatti, è già sold out, perché l’intero stock programmato dalla casa madre ha già trovato dei felici clienti. Gli innovativi concetti tecnologici applicati a motore, dinamica veicolo e aerodinamica hanno permesso di raggiungere nuove vette prestazionali.
Il pilota della Ferrari 812 Competizione A, sia su strada che in pista, diventa un tutt’uno con l’auto, che garantisce reattività immediata ai comandi e controllo assoluto anche nelle manovre più complesse. Il divertimento di guida è sempre ai massimi livelli grazie anche al contributo di una novità assoluta quale il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti, che le conferiscono agilità e precisione in curva di assoluto livello. Anche questo caso è lecito parlare di un’opera d’arte di Maranello.
F8 Spider: emozioni e fascino da vendere
Questa fantastica vettura è nata in sostituzione della Ferrari 488 Spider, a sua volta derivata dalla 458 Spider. Il suo fascino magnetico mette a frutto la migliore sapienza creativa della casa di Maranello. Non ci vuole molto ad immaginare le emozioni dinamiche elargite da un gioiello del genere. La Ferrari F8 Spider consente di gustare a cielo aperto le straordinarie performance della F8 Tributo. Un valore aggiunto al quale molti non sarebbero disposti a rinunciare, pur consapevoli del fatto che la mancanza del tetto come elemento strutturale ha imposto dei rinforzi che hanno fatto lievitare un poco il peso alla bilancia.
Questo, inevitabilmente, incide sugli aspetti dinamici, ma in modo quasi irrilevante, specie su strada, dove le emozioni del vento che accarezza i capelli compensano le danze leggermente meno efficaci rispetto alla coupé. Peccato che il sound non sia quello della 458, prodotto da un cuore aspirato degno della migliore tradizione del marchio. Le prestazioni, però, crescono e anche di parecchio, rispetto all’antesignana, proiettando la F8 Spider in un territorio più lontano. L’elemento cardine nel definire le linee del modello è il tetto rigido ripiegabile RHT (Retractable Hard Top), perfettamente inserito nel contesto espressivo generale.
Come dicono gli uomini del “cavallino rampante”, questo modello è un benchmark di riferimento nel settore dei modelli super sportivi “en plein air” per le altissime prestazioni, la grande maneggevolezza e la guidabilità davvero appagante. Il suo cuore si basa sulla stessa unità che è stata premiata per quattro anni consecutivi (2016, 2017, 2018 e 2019) come “International Engine of the Year”, oltre ad essere riconosciuto come miglior propulsore degli ultimi 20 anni.
Si tratta di un motore V8 biturbo da 3.9 litri, con 720 cavalli di potenza, come sull’estrema 488 Pista. Il risultato è una vettura dalle prestazioni strepitose, ma al tempo stesso molto fruibili. Qui il turbo lag è solo un ricordo, consegnato alla memoria della preistoria. La Ferrari F8 Tributo reagisce immediatamente ai comandi dell’acceleratore, con una progressione esaltante e senza soluzione di continuità. Spaziali le performance, con passaggio da 0 a 100 km/h in soli 2″9 e da 0 a 200 km/h in 7″8. La velocità massima tocca quota 340 km/h.